Marco Picca
Noi un po’ più di tempo ne avevamo, abbiamo avuto la possibilità di conoscerci meglio, di frequentarci di più. Poi da via Epitaffio io mi sono trasferito e tu hai avuto altri percorsi, ma ogni qual volta ci rincontravamo sembrava come se ci fossimo visti la sera prima. Le tue ricorrenti manifestazioni di simpatia e di affetto sono state sempre forti.
La vita, professionale e lavorativa, non ti è stata generosa, ma ogni volta hai saputo voltare pagina, ricominciare ed infondere nel nuovo una sempre maggiore dose di fiducia e di impegno. Ti sei sempre rialzato, guardato avanti, creduto che il futuro sarebbe stato migliore. Il breve, recente periodo di collaborazione al bar San Marco mi ha dimostrato questo per le tante persone che venivano, chiedevano di te e ti incontravano con grande piacere. Sei stato l’amico di tutti, la simpatia per tutti, il perbene verso tutti. Ancora oggi tanti mi chiedono di Enrico.
L’ultima iniziativa insieme a Sandro, Antonio e Filippo è diventata immediatamente un successo. Il ristorante “Lavori in corso” poteva essere la soluzione definitiva alle tue tante, non sempre fortunatissime, iniziative. Non hai avuto il tempo per viverla. Oggi ci sarà il tuo funerale. L’estremo saluto è il momento che dimostra la considerazione, la stima, l’affetto e l’amore che in vita ci si è guadagnati. A molti funerali trovi poca gente… il defunto, pace all’anima sua, evidentemente in vita non era stato un santo. Oggi al tuo ci sarà tantissima gente, una marea, ne sono certo. E’ l’indicatore che a “miglior vita” è passata una persona per bene, un caro amico, un padre affettuoso, uno con cui la vita non è stata generosa e nemmeno clemente. Ciao Enrico noi ti ricorderemo sempre per quello che sei stato: una brava persona e un amico affettuoso.
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