martedì 5 gennaio 2010

Craxi, De Marchis e la provocazione

Lidano Grassucci 
Si è sviluppato su queste colonne, con strascichi su facebook, un dibattito acceso su Craxi. Lascio perdere le banalità sul leader socialista come quinta essenza del male, ma credo che questa attenzione possa portare ad un possibile confronto politico a Laina meno banale del solito. Ad esempio: se fossi Giorgio De Marchis, cito lui perché viene da una storia socialista, mi farei portatore di una provocazione. Personalmente trovo brutta (orribile) quella scritta che c’è all’ingresso dei “giardinetti” (il parco pubblico di Latina). Recita “Parco A. Mussolini”, pare sia il fratello di un dittatore italiano, non capisco l’ipocrisia: chi l’ha scritta, se aveva coraggio, doveva togliere la A. e metterci la B.. Così è un esempio di italica codardia.
Siccome a me non piace quella scritta (per via del dittatore, quello originale), e credo lo stesso per De Marchis, perché non proponiamo di intitolare il parco a B. Craxi? Così facendo, magari, possiamo creare qualche dubbio in esponenti del centrodestra che vengono dal socialismo (penso a Nasso, a Malvaso, a Calvi, a Rosolini). Dice, ma è una provocazione? Perché la politica che cosa è, non era una provocazione gettare volantini su Vienna come fece D’Annunzio? Non era una provocazione la dichiarazione di Kennedy che si definiva “berlinese”?
A Latina tutto è piatto e il Pd è piattissimo. Magari De Marchis con questa iniziativa si rende simpatico a parte dell’elettorato socialista che vota a destra? Magari si rende simpatico ai democratici come me che i nomi dei dittatori non sopportano affatto e gli saranno grati per la cancellazione dell’ipocrisia restauratrice dell’era Finestra.
Magari propone anche, come ha fatto Aielli su Facebook, di intitolare il teatro comunale a Nino Corona, che lo ha costruito.
E’ una provocazione? Giorgio falla, stati diventando adulto e sei piu’ triste dei comunisti, sei minestrino come i democristiani dorotei. Dai rompiamo gli schemi, alzati in consiglio e proponi di intolare un parco a Craxi magari guardando negli occhi il compagno Nasso, di striscio il compagno Malvaso, davanti ai compagni Calvi e Rosolini. Ti assicuro capiranno, ti assicuro che diventerai un politico che dice qualche cosa. Un tuo collega del Pd di Milano, della Provincia, ha chiesto ti intitolare a Bettino la strada della Milano operaia, quella della Bicocca dove c’era la Pirelli, tu fallo con i “giardinetti”. Ti ringrazio se lo farai, altrimenti buona permanenza nella palude.   

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