domenica 13 dicembre 2009

GAETA - Avir, la madre di tutte le battaglie

Franco Schiano
Che quella dell'AVIR fosse la madre di tutte le battaglie  della giunta Raimondi lo sanno tutti. Ma certo quasi nessuno poteva immaginare che una battagli politica si potesse combattere con proiettili veri ! Infatti siamo costretti a mettere in secondo piano il pur interessante e ricco  dibattito consiliare,  per parlare di  tre proiettili.  Quelli che sono arrivati in tre buste gialle intestate rispettivamente al Sindaco Raimondi, a Marzio Padovani Presidente della Commissione Urbanistica e all'esponente dell'opposizione Giuseppe Matarazzo.
Le tre buste erano confuse, insieme alla normale corrispondenza, nella borsa piena di posta che quotidianamente un addetto del Comune ritira presso l'ufficio Postale. Erano circa le 13 quando il Segretario Generale Izzi ha smistato la posta. Poco dopo il capo di gabinetto del Sindaco ha aperto la busta del Sindaco e ha fatto la  poco piacevole scoperta di un proiettile, di quelli normalmente usati per la caccia al cinghiale. Immediatamente è scattato l'allarme  e le altre due buste sospette  sono state aperte con tutte le precauzioni del caso dalla Forze dell'Ordine alla presenza dei destinatari Padovani e Matarazzo. Nelle buste c'erano anche delle letterine.  Il tenore di quelle indirizzate al Sindaco e al Presidente Padovani era del tipo: “Noi abbiamo rispettato i nostri impegni. Adesso rispettate i vostri!” Mentre quella diretta a Matarazzo  suonava come un invito a non frapporre  soverchi ostacoli. Il riferimento sottinteso, secondo tutte le interpretazioni, dovrebbe essere la riqualificazione dell'area ex AVIR, che proprio ieri era oggetto dei lavori del Consiglio. Carabinieri e Polizia   sono al lavoro per scoprire  l'autore o gli autori del gesto. Già nel nostro servizio di ieri  - per primi - avevamo parlato delle pallottole giunte al Sindaco ed ai due Consiglieri. Adesso abbiamo aggiunto i particolari di cui siamo venuti a conoscenza successivamente.Difficile trovare una chiave di lettura condivisa dell'episodio. In città c'è chi questo gesto non lo sottovaluta affatto, come ad esempio l'Associazione Caponnetto, che per bocca del suo Segretario Di Cesare afferma:“Non è la prima volta che a Gaeta arrivano pallottole ad amministratori comunali.  Altre ne sono arrivate ad amministratori delle precedenti consiliature. In genere la criminalità – aggiunge – ricorre in via preventiva  ad atti violenti o, comunque, intimidatori, o per imporre  le sue scelte, o per accelerare l´approvazione di quanto eventualmente concordato, o perché ritiene che ci sia un´inosservanza di patti. Riteniamo, nel caso in esame – sottolinea Di Cesare -  di escludere le ultime due ipotesi  ed attendiamo con fiducia l´esito  delle indagini. Quello che ci inquieta maggiormente – spiega l'esponente della Caponnetto – è l'indifferenza della maggior parte dei cittadini che, a fronte di un´invasione massiccia e continua della criminalità organizzata nel tessuto economico della città e dell´intero territorio, non reagiscono minimamente, oltre a quella sorta di sottocultura del pecunia non olet che  sta facendo proseliti nelle classi dirigenti. Secondo taluni irresponsabili, infatti,non importa se il denaro investito sia di provenienza illecita e della camorra; basta che si realizzino opere ...che creino occupazione. Non importa ....a quali prezzi!!!! Con un´ottica del genere  - conclude Di Cesare - stiamo assistendo ad una vera e continua opera di espropriazione di beni ed attività dei nostri cittadini da parte di gente sospetta proveniente da altre regioni.”
E chi, come il Sindaco Raimondi, che invece non da alcuna importanza a questo episodio.  Egli non ritiene che si tratti di una intimidazione della malavita  organizzata, sia perchè questa eventualmente userebbe altri 'metodi' e sia perchè – a suo dire -  non ci sarebbe il 'movente', ovvero il motivo dell'intimidazione. Raimondi  tende ad attribuire questo episodio a quello che lui chiama il partito della conservazione. che reagisce con intimidazioni appena si cerca di mettere mano a qualcosa di importante. “Per esempio – ha affermato il primo cittadino - ieri si discuteva in Comune della modifica parziale di una delibera di indirizzo del '97 per riqualificare l'area di un'ex vetreria dismessa nell'81 che si trova proprio nel cuore della citta', poco distante dalla spiaggia di Serapo. C'e' qualcuno che non vede di buon occhio quest'iniziativa, perche' significherebbe dimostrare l'inettitudine delle amministrazioni dei precedenti 20 anni. Ma l'autore – conclude Raimondi, dando un'altra chiave di lettura - potrebbe anche essere un semplice esaltato che ha sentito il bisogno di fare questo scherzo. In ogni caso sporgerò denuncia contro ignoti".  Si tratta di due approcci   profondamente diversi, che in un certo qual modo riflettono – sia pure deformate – le posizioni degli opposti schieramenti sulla vicenda AVIR.
Innocentisti e colpevolisti, come sempre. Vedremo nei prossimi giorni se e quali saranno gli sviluppi di questa vicenda, anche alla luce delle indagini in corso. A nostro avviso, si tratta – comunque la si voglia vedere  -   di una vicenda  assolutamente inquietante che sarebbe un errore gravissimo sottovalutare.   Infine – per la cronaca – il Consiglio alle tre di notte ha sospeso i lavori, per proseguirli lunedì mattina alle ore 9,30.

Nessun commento:

Posta un commento