lunedì 30 novembre 2009

Scm, il futuro è vicino


Teresa Faticoni
Quando la politica gira la faccia dall’altra parte per non vedere quali sono le sue mancanze, restano solo le ombre. E sono spaventose. Alla Scm non è mai arrivato un centesimo di tutti i soldi promessi per la riconversione della ex Gambro, nel momento in cui il coraggioso Claudio Meli rilevò lo stabilimento di via Appia. Ieri si è tenuto in prefettura un incontro nel quale l’imprenditore ha ribadito come non sia più possibile per lui anticipare i soldi per la cassa integrazione dei dipendenti. O si pagano le retribuzioni che dovrebbe pagare l’Inps, o si procede con il progetto industriale. Un progetto che i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Confail definiscono assolutamente credibile e positivo. Basti pensare che la vicina Smiths medical ha già commissionato alcune produzioni. Meli ha garantito solo per questo mese l’anticipo dei soldi, poi vuole investire sul futuro del biomedicale. «Domani (oggi per chi legge ndr) come Cgil, Cisl e Uil – ha dichiarato Roberto Cecere segretario Femca Cisl – invieremo una richiesta di incontro urgente in Regione Lazio per far anticipare i soldi o ottenere un finanziamento tramite Unionfidi». «Noi faremo la nostra parte» promette Cecere. «Abbiamo chiesto – ha specificato Pietro Galassi della Confail – che al tavolo di concertazione sia presente il prefetto come figura di garanzia. In pochi giorni si è fatto di più di quanto ottenuto in 17 mesi. Ringraziamo tutti». 

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