lunedì 30 novembre 2009

Agitazione al Fermi di Formia


Martedì 1 Dicembre

Raffaele Vallefuoco

Gli studenti del Fermi di Formia sono in stato di agitazione. Ieri la protesta ha raggiunto il culmine. All'apertura dell'istituto, infatti, il personale non docente ha rinvenuto un lucchetto che negava di fatto l'accesso. Vedutisi interdetti l'ingresso hanno allertato le forze dell'ordine. Sul posto sono intervenuti alle 7.50 i vigili del fuoco del distaccamento di Gaeta, seguiti dagli agenti del commissariato di polizia di Formia, diretto dal vicequestore Paolo Di Francia. I vigili, rotta la catena, hanno reso possibile il regolare ingresso a docenti e operatori. Tra gli studenti, però, il malumore era palpabile e così una delegazione si è riunita con la preside Emma Filomena Livoli per studiare sinergie comuni da mettere in campo. I motivi della protesta? Almeno due le questioni: impossibilità di svolgere educazione fisica e mancanza di distributori all'interno dell'Ipsia. In particolare preme agli studenti praticare, come da orario, la lezione di educazione fisica. «Una materia a tutti gli effetti» spiegano con uno striscione. Ma adesso è impossibile. Il cancello principale è interdetto da mesi per lavori e l'accesso al Fermi è possibile solo dall'entrata secondaria, il cui ingresso implica necessariamente l'attraversamento del campo di gioco utilizzato per le ore di sport. Per questo ieri gli studenti sono passati alle maniere forti. Una strategia d’azione che, però,  oltre a contravvenire al diritto  allo studio dei colleghi, potrebbe portare ad una denuncia per interruzione di pubblico servizio contro ignoti. «Siamo stanchi» ci spiega una studentessa ferma all'ingresso. «Due mesi fa, in seguito ad un altro sciopero e all'assemblea, ci avevano assicurato che la situazione sarebbe tornata alla normalità. Ma così non è stato» analizza amareggiato un altro allievo. Le proteste, perciò, potrebbero continuare.

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