venerdì 20 novembre 2009

Latina - Merisi, artista e genio bifronte

Luisa Guarino
Secondo spettacolo della rassegna di prosa 2009/2010 questa sera e domani al Teatro D’Annunzio di Latina dove, con le consuete rappresentazioni in programma rispettivamente oggi alle 21 e in replica pomeridiana domani alle 17.30, andrà in scena “Le ultime sette parole di Caravaggio” di Ruggero Cappuccio, con Claudio Di Palma e Lello Arena, regia di Ruggero Cappuccio. Prodotta dal Teatro Segreto, l’opera vedrà in scena ben sette attrici: Federica Bognetti, Stella Egitto, Ilenia Maccarone, Giusy Mellace, Alessandra Roca, Marina Sorrenti, Ida Totaro. Le scene sono di Nicola Rubertelli, i costumi di Salvatore Salzano, le musiche di Paolo Vivaldi, il progetto immagini di Ciro Pellegrini, gli elementi di scena di Alessandra Ricci, le luci di Franco Polichetti.
Per i non abbonati, il costo dei biglietti va dai 25 euro interi (ridotti 23) del I settore di platea, ai 16 euro (ridotti 14) dei palchi di galleria. Un’ora prima dell’inizio degli spettacoli saranno inoltre messi in vendita con la formula last minute i biglietti per la galleria al prezzo speciale di 10 euro.
Per ulteriori informazioni: 0773.652642-652637. L’acquisto dei biglietti è possibile anche online sul sito www.fondazioneteatrolt.com.
Michelangelo Merisi, in arte Caravaggio, di cui peraltro nel 2010 si celebrano i quattrocento anni della morte, è un artista bifronte: della spada e del pennello, delle luci e delle ombre, etero ed omosessuale, amico di cardinali e ladri, idolo di principi e assassini, che proclama l’impossibilità dell’esistenza di un mondo alto e poetico - si legge nella scheda di presentazione - senza la conoscenza, la mortificazione, e il naufragio in un mondo basso e corporeo. Il testo scritto da Ruggero Cappuccio coglie il genio (interpretato da Claudio Di Palma) nell’ultima ora della sua vita: accompagnato da un servo aiutante (Lello Arena), l’artista sbarca su una terra ignota, duramente provato dalla persecuzione dello Stato Pontificio, dalla sete di vendetta dell’Ordine di Malta e dall’abbandono di estimatori e protettori. In “Le ultime sette parole di Caravaggio”si accende il delirio del grande artista in un dialogo disperato con se stesso, braccato da sette donne soprannominate “femminote”, una falange zingaresca di donne siculo-calabresi, la cui furia rimanda alle Erinni.
Ricordiamo che in occasione di questo spettacolo è allestita nel foyer del D’Annunzio la mostra di Riccardo Attanasio “Post-stencilism” inaugurata ieri pomeriggio, che resterà aperta fino a domenica 29 novembre e potrà essere visitata negli orari di apertura del Palazzo della cultura, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. L’esposizione costituisce la seconda tappa della rassegna d’arte contemporanea “Cinque + Cinque” organizzata dalla Fondazione Palazzo della cultura di Latina in collaborazione con la Camera di commercio, curata da Aus+Galerie di Latina, Via Satrico 26. Riccardo Attanasio è nato a Napoli nel 1982: attualmente vive e opera a Londra. Dopo il 29 novembre, la sua mostra sarà allestita fino al 29 dicembre proprio nei locali della Aus+Galerie. 

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