lunedì 2 novembre 2009

L’area nuova già vecchia




Lidano Grassucci


Franco Cardinale scrive e lascia Nuova Area, va via. Andreotti diceva che “il potere logora chi non lo ha”. La storia si ripete, si ripropone. Ora Cardinale sbatte la porta di Conte e Ciarrapico, va via li abbandona. E sono passati pochi mesi dalla discesa in campo dei due parlamentari e già le truppe rompono le fila, già tutto è finito. Del resto chi è disposto a fare il suddito in eterno, chi a giocare a fare il moralista al seguito di Giuseppe Ciarrapico? Ci vorrebbe stomaco, ma certe cose sono indigeribili. In questa manciata di giorni dal voto sul foglietto dato gratis con Il Giornale veniva raccontata un’altra realtà, Ciarrapico dettava al direttore nominale il racconto di una campagna acquisti di Nuova area che non esisteva. Avanzavano con la stessa velocità dell’esercito italiano dopo la vile dichiarazione di guerra alla Francia che festeggiarono l’accupazione italica di Mentone che sarebbe come se quelli di Latina attaccano Sezze, già battuta da Priverno, e prendono Foro Appio, stalla esclusa.
Del resto chi ama i dittatori è ridicolo (e pericoloso) come loro. La verità emerge, ed eccola: Nuova Area, semplicemente, non esiste è un non senso, un gioco di parole. Oggi il foglietto di regime racconterà altre storie, farà altre cronache. Ma questo è, Nuova Area era un arnese di vecchi tromboni, la storia è due generazioni avanti (almeno).  

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