mercoledì 4 novembre 2009

La democrazia e l’ipocrisia


 Lidano Grassucci


In questi giorni c’è una gara, un po’ pelosa, ad esprimere solidarietà al Prefetto di Latina, Frattasi. La tesi è: “non si puo’ criticare un Prefetto”. “Il prefetto è lo Stato”.
Passo spesso per Piazza della Libertà e nel Palazzo in cui siede il Prefetto c’è scritto: “Palazzo del Governo”. Così, del governo. IL governo non è lo Stato, ne è una parte. Lo Stato è, come si legge nei manuali di Diritto, l’insieme di popolo, territorio e governo. Criticare il Prefetto non è un attacco allo Stato, ma una critica al governo.
Vengo da antiche culture “anarchiche”, quelle che vedevano nel governo un servitore dei forti. I socialisti fecero battaglie durissime contro i Prefetti di Giolitti, veri e propri ministri nei territori di competenza.
Racconto un episodio che raccolsi durante un colloqui con Sante Perciballe (Santuccio), uno dei grandi sindaci comunisti di Sezze il mio Paese: “Noi dal governo non avevamo mai una lira, perché il governo ai comunisti non dava niente. Io cercavo in tutti i modi di avvicinare il Prefetto. Niente”.
“Volevo fare una biblioteca per i nostri ragazzi, noi volevamo farli studiare, anche i figli dei contadini all’università”. “Gli mandavo l’insalata, i carciofi. Per istaurare un rapporto. Ci sono riuscito dopo tanto, gli ho fatto capire i nostri ragazzi non erano diversi dagli altri, anzi avevano piu’ voglia di imparare”.  La biblioteca a Sezze c’è ancora. Quel Prefetto era illuminato, ma non era neutro, era il governo. E allora al governo c’erano i democristiani.
Non entro nel merito se ha ragione Fazzone o Frattasi, credo che Fazzone se ritiene lesi suoi diritti fa bebe a far quel che fa, il Prefetto ha il dovere di fare il suo dovere. E gli altri? Hanno il diritto di trovare antipatico Fazzone, di non condividerne le azioni. L’unica cosa che voglio dire è che in d democrazia non esistono poteri esenti da critiche, esenti dal controllo dell’opinione pubblica. Vale per i senatori, vale per i magistrati, vale per i prefetti.
Questo sistema, dico ai virgulti difensori pelosi di Frattasi, puo’ pure non piacere, ma è il migliore creato dagli uomini. Un consiglio al Prefetto, non penda per buone le solidarietà sono pretesti per attaccare il senatore. Poi, ciascuno risponde alla sua coscienza.
Un solo nemico ha la democrazia, l’ipocrisia e in giro ne vedo tanta.

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