mercoledì 11 novembre 2009

Don Ciotti e la libertà



Lidano Grassucci

“Non leggete i giornali cattivi”. “Leggete i giornali che il bene ha portato a voi”. Chi la pensa diversamente? “e’ il demonio che li fa parlare”. Don Ciotti ha fatto la lista delle buone letture: Il Messaggero, l’Unità, Latina Oggi e in Tv guardate solo Annozero.
I preti hanno antichi vizi che non perdono mai: “bambini non leggete, lo facciamo noi per voi”. E così il Vangelo lo spiegano loro, in esclusiva. E tu popolo bue non farti una opinione, non spremere le meningi. Pensiamo noi per tutti.
Don Ciotti a Fondi ha spiegato che c’era un giornale che ha osato contestare una sua tesi, ha chiuso “era di mafiosi”.
Cose già viste, chi non la pensa come lui è mafioso, complice della mafia, o pessimo giornalista.
Noi da queste colonne abbia osato dissentire, non unirci al coro. Ma non siamo bravi, sono bravi i colleghi che hanno scritto sotto dettatura del senatore Ciarrapico, che è una brava persona.
I preti benedicono sempre le guerre sante, e se è santa la guerra anche i soldati arruolati allo scopo sono santi, sono mondati da ogni peccato. Il circo degli antimafi di professione ha fatto il suo giro nuovo, ha seminato veleno contro chi dissente.
L’umiltà è cosa rara, noi abbiamo peccato. Peccato grave, vogliamo continuare a pensare con la nostra testa. Saremo stupidi? No, siamo onesti. Parlo per me e di altri non posso dire. Don Ciotti sta con Ciarrapico, questo mi basta. Dimmi con chi vai ti dirò chi sei, dicevano i miei. Ecco questi sono, Dio li perdoni per la superbia, loro sanno quel che fanno. Peccato che il popolo non è bue, peccato, per loro, che siamo cittadini e non fedeli.
Noi siamo rei confessi caro Don Ciotti, pensiamo con la nostra testa. E non chiediamo neanche scusa, senza padroni liberi da preti, latifondisti e traffichini.


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