martedì 3 novembre 2009

Ciarra, spidermen e noantri

Lidano Grassucci




Sono stati attimi, attimi di passione intensa, ma attimi. La storia, ma anche la cronaca, hanno tempi sideralmente piu’ lunghi. E le menzogne restano menzogne, le puoi infiocchettare ma menzogne restano. Nuova area già non c’è piu’, è la seconda di Cirilli che doveva cambiare “faccia alla politica” e gli ha fatto mettere la faccia da democristiano. La mano? La stessa l’editore, direttoe di fatto, del foglio locale distribuito con Il giornale senatore Giuseppe Ciarrapico. Ha mandato avanti le fanterie come Serse era convinto di vincere i locali perché disposto al sacrificio dei suoi uomini, ma le fanterie ora si rivoltano contro di lui, è cambiata l’aria. Cardinali a Fondi fa le valigie, Conte comincia a non sopportarlo, i quadri cercano nuove collocazioni. E da Roma Berlusconi ricorda quel Lodo Mondadori in cui il Ciarra millantava di aver fatto l’amico del capo e il capo sottolinea come fu costretto al lodo da Andreotti e Craxi. Subì l’accordo, subì la mediazione (imposta da Andreotti).  Come, dice di essere amico? La rievocazione fatta a Vespa di quella storia da Berlusconi non fa emergere amicizie, anzi. Tempi duri, le menzogne i tradimenti, le furberie. Quella melassa da palude con le stesse riverenze è finita. Nuova Area non è nulla per il Pdl, è stato un grande bluff. Ciarrapico non incanta piu’ è un pifferaio stonato, sgraziato, sgradito. Non ha nulla da offrire se non i suoi romanzetti sul foglio di proprietà che non incantano piu’.
O stati nel Pdl o stai con il Pd, le mezze misure dell’Italia meschina di chi lucra sulle posizioni trasversali è finita per sempre. Sono finiti i vicerè, quelli che dicono che stanno tanto vicini al sole del potere da esser bruciati. Nuova area è stata l’ultimo baluardo di un mondo finito per sempre. L’andreottismo con il suo odore mellifluo, con la capacità di adattarsi ad ogni condizioni, di piegarsi a tutto è morto per sempre, per fortuna. Ciarrapico ha combatuto la sua ultima battaglia, pure ridicola, perché si è vestito, lui, da paladino delle virtu’ ed era solo Spiderman con la panza, qualche anno in piu’, e la parlata romanesca. Voleva fare l’eroe ma non aveva il fisico.
 









Dichiarazioni di Berlusconi a Vespa (fonte Repubblica)



Lodo Mondadori. "Gli uomini della Cir si alzarono dal tavolo facendo salti di gioia. Io faticai ad alzarmi perché ero sconfortato, deluso, abbattuto. Mi sentivo come uno che aveva subito una intollerabile estorsione". Il presidente del Consiglio è tornato anche sul lodo Mondadori. "La verità è che con il lodo di Ciarrapico io dovetti subire una imposizione politica da parte dei due più importanti leader del tempo (Craxi e Andreotti, nda). Mi dissero: hai tre reti televisive, non puoi mantenere anche la proprietà di Repubblica, dell'Espresso e dei 18 giornali locali. Devi scegliere. Fui costretto ad adeguarmi e scelsi naturalmente le televisioni. Quindi 'obtorto', anzi 'obtortissimo collo', fui costretto a subire quella transazione nella quale de benedetti si prese tutto ciò che era politicamente influente ed economicamente più redditizio. A noi restarono i libri e le riviste della Mondadori del tutto ininfluenti sul piano politico".

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