sabato 21 novembre 2009

Al Galilei arriva l'ispettore: dirigente scolastico sulla graticola

Mala tempora currunt per il dirigente scolastico dell’istituto tecnico industriale Galileo Galilei di Latina. La drammatica e amara storia di una professoressa che per vedere riconosciuta solo una parte - solo una parte, sic - dei suoi diritti è dovuta ricorrere ai tribunali amministrativi, civili e penali sta finalmente vedendo una luce alla fine del tunnel. Dopo la sentenza del tribunale del lavoro, che condannava il dirigente per non aver riconosciuto il diritto alla malattia e a permessi (prefigurando anche una ipotesi di mobbing) arriva il momento del redde rationem. La donna, malata da anni e invalida, aveva chiamato in causa la presidenza del consiglio dei ministri, dipartimento della funzizone pubblica, ispettorato per la fp. La risposta è arrivata. E ha il sapore giusto della giustizia. La presidenza ha avviato un intervento richiedendo al  Ministero dell'Istruzione - Direzione Generale per il Personale Scolastico - di “...verificare la congruità delle decisioni assunte dal preside rispetto alle norme regolatrici di comparto”. Il ministero non si è fato attendere inviando in via Ponchielli “una visita ispettiva presso l’itis Galilei al fine di verificare l’operato e la capacità dirigenziale del dirigente dell’istituto stesso”. Per leggere tra le righe qui non c’è in ballo solo la triste storia della professoressa che stava per perdere lo stipendio a causa del capriccio del dirigente. In discussione c’è proprio l’azione complessiva del preside - come si chiamava una volta - e per chi scrive anche l’attitudine umana a ricoprire un ruolo così delicato. Le storie, poi si accavallano e si intrecciano. Perchè cominciano a emergere dalla pentola carenze e mancanze nella trasmissione di atti dovuti, salvo poi richiedere alal ragioneria - con un accanimento che sa di mefistofelico - di ridurre lo stipendio della docente. Il dirigente costerà alle casse pubbliche tantissimi soldi. A questo punto, considerando che voleva risparmiare sulla pelle della professoressa, non esiterà a pagare di tasca sua.

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