Lidano Grassucci
Grideranno alla vittoria, sopra la Sovranità popolare ci sono i giornali, certi giornali di partito. La tesi del senatore Ciarrapico è se dici una fesseria per tre volte diventa verità. Così si costruiscono mondi paralleli, inventati. Fondi è la prova che non è vero quel che accade ma quel che si racconta. La mafia non si combatte con verifiche delle delibere, con sociologia da mercato americano.
Gli amministratori di Fondi se dovevano andare a casa era per ignavia, per incapacità di governare.
Oggi gongoleranno certi “compagni” di partito nel Pdl. Ero socialista lombardiano e quando Craxi cominciò ad avere i primi guai con la giustizia ignobile, un po’ gongolavamo. Se lui si indeboliva, noi potevamo avere qualche carta in più per guidare il partito. Dopo poco non ci fu nemmeno il partito. Il vento della menzogna quando monta non bada a spese. A chi oggi nel Pdl griderà alla vittoria personale ricordo le parole pronunciate da Alessandro Panigutti, direttore figurativo di Latina Oggi, pronunciate a un dibattito sulla mafia organizzato dal Pd, il 23 aprile scorso, a Fondi: “Questa città non è peggio di altre, iniziamo da qui ma poi ci sarà Terracina, San Felice, Sabaudia, Formia, Latina….. Perché è marcio il sistema”. Così, letteralmente.
E’ in corso un attacco alla sovranità popolare. Quando Ciarrapico va da D’Alema è come quando i vicerè “ricevevano” i sovrani nelle loro terre. Lì, piazzato in prima fila, dopo che lo stesso Panigutti si sarà fatto riservare il posto per il capo, stava a dire: “Sei venuto a casa mia, qui devi fare i conti con me. Se mi riverisci lasciandomi qui e riconoscendomi, ti do il permesso di restare, ma per poco”.
Questo è in atto, questo non vede chi non vuol vedere. C’è del marcio in Danimarca, ma marcio marcio. A Fondi si sono dimessi, forse bisognava farlo a settembre di un anno fa, ma è dura. Tra qualche mese a Fondi si voterà, il giorno dopo i giornali cominceranno di nuovo la loro guerra.
Ora Parisella non è più sindaco, i consiglieri vanno a casa: sparita la mafia?
Finito il male? Che cosa muta.
Un signore tedesco e cattolico quando i nazisti cominciarono a prendere gli ebrei, alzò le spalle: “mica sono ebreo”. Poi presero i comunisti, e lui “mica sono comunista”. Toccò ai socialdemocratici e il suo commento fu lo stesso, poi ai massoni e continuò a non preoccuparsi. Una mattina si presentarono davanti casa sua, prendevano i cattolici. Lui avrebbe voluto ribellarsi, chiese aiuto, ma non c’era rimasto nessuno.
Per questo oggi non mi dimetto da fondano, non mi dimetto da libero. Resto di Fondi.
sabato 3 ottobre 2009
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