Lidano Grassucci
Non mi chiedo se la mia Patria ha torto ho ha ragione, se chiama faccio il mio dovere. Questa era, e dovrebbe essere la virtù Patria. Oltre a questo ci dovrebbe essere la “virtù repubblicana”, il sentire la “cosa di tutti” come cosa in cui tutti si riconoscono e si rispettano perché altrettanto rispetto ricevono.
Non mi interessa se i giudici della Corte costituzionale sono di destra, di sinistra, o di centro. Quando diventano giudici e stanno insieme sono la Corte.
Basta, non parlano per se ma in nome della Carta che è il patto civile per cui stiamo insieme. E’, la Carta, il Vangelo della Repubblica. Nulla sopra, la Carta è sovrana. Non entro nel merito del Lodo Alfano, i miei studi giuridici ormai hanno polvere e tanta. Ma non posso venir meno alle virtù repubblicane che sono la ragione per cui sono cittadino. Può dispiacermi ma il lodo Alfano non corrisponde al dettato della Costituzione. Punto, punto e basta.
Berlusconi ha il diritto-dovere di governare, ha il compito di guidare lo stato, solo senza le garanzie ulteriori che il lodo introduceva. Ho ascoltato il presidente Fini che ha manifestato “sentire repubblicano”, e per me figlio del rigore azionista di Riccardo Lombardi dire questo non è facilissimo è riconoscere in chi viene da storie lontanissime, e antitetiche, alle nostre di essere arrivato a quel “sentire repubblicano” che è la ragioni delle nazioni libere.
Berlusconi ha rappresentato la piu’ grande rivoluzione sociale non traumatica di questo paese, nel ’93 ha portato nello Stato soggetti sociali (partite Iva, nuove professioni, giovani) che erano stati esclusi dal monopolio della politica in capo a classi dirigenti sclerotizzate. E’ indubbio, da allora sono nati addirittura partiti nuovi, non ultimo il Pd, come è indubbio che il tempo ha sclerotizzato certi mutamenti. Per dirla storicamente: il centrodestra movimento è diventato centrodestra regime, con tanto di guerre intestine.
Berlusconi colga la sentenza della Corte, a lui sfavorevole, come sfida per riprendere quella rivoluzione liberale che gli Urbani, i Martino avevano delineato all’inizio di questa storia.
Ma per i liberali la “forma” è sostanza, e non esiste istituzione dello Stato di destra o di sinistra, ma solo dello Stato.
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