sabato 17 ottobre 2009

LATINA - Gial, passo indietro per la chiusura

Teresa Faticoni
Una specie di baratto. Aniello Igino, titolare della Gial, vorrebbe che i lavoratori desistessero dall’intenzione di scioperare da domani e poi a oltranza in cambio di un ripensamento sulla chiusura. Giornata campale quella di venerdì per il sito produttivo di Borgo San Michele. In mattinata si è tenuta la riunione tra le parti sociali e l’impreditore (accompagnato dal suo legale consulente) per discutere della cessazione dell’attività annunciata per il 31 dicembre 2009. Poi in serata il clamoroso passo indietro. In una nota inviata alle rappresentanze sindacali unitarie Ingino annuncia l’intenzione «di valutare la possibilità di riconsiderare la scelta». «In tale direzione - continua Ingino - la Gial opererà  in tempi brevi la verifica per formulare un piano che consente un adeguato recupero di redditività». In sostanza l’imprenditore vuole presentare «un programma per la prossima campagna che faccia leva sul recupero della produttività e sull’utilizzazione della forza lavoro in modo flessibile e adeguato rispetto agli effettivi volumi produttivi attuali». Il tutto, però, a patto che non si scioperi. «La continuità produttiva dello stabilimento di Borgo San Michele era e resta l’obiettivo del sindacato e delle agitazioni sindacali proclamate - dichiara Tinono Passaretti della Uila Uil -. Lunedì, valuteremo le nuove posizioni aziendali e, insieme ai lavoratori, assumeremo le decisioni conseguenti».

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