domenica 25 ottobre 2009

GIAL, adesso parla D'Arco


tieffe
Sulla vicenda Gial è arrivato il momento di Silvio D’Arco. L’assessore alle crisi industriali della Provincia di Latina spiega i passaggi compiuti per addivenire a una soluzione dopo la dichiarazione dell’azienda di ridurre l’attività cancellando il reparto di produzione della frutta candita. «Una delle prime iniziative dalla mia nomina è stata quella di riconvocare il tavolo permanente sulle crisi industriali che vede coinvolte organizzazioni sindacali e associazioni di categoria per programmare insieme modalità e tempi di intervento», dichiara D’Arco. In quella occasione l’assessore aveva sottolineato come, pur non avendo l’ente di via Costa competenze dirette in materia, lui stesso avrebbe «garantito una presenza costante e la messa in campo di tutti gli strumenti adeguati a sostenere e difendere il nostro sistema industriale e produttivo». Poi è arrivata la vertenza Gial che secondo l’assessore dà prova «di come l’assessorato possa intervenire con un ruolo di coordinamento e indirizzo prettamente istituzionale nelle crisi aziendali». La concertazione che si sta portando avanti su più tavoli è stata molto sostenuta dalla provincia che richiede però una maggiore chiarezza da parte dell’imprenditore che in un primo momento aveva dichiarato la cessazione totale delle attività. «L’azienda non chiuderà e non dismetterà la lavorazione di marron glacèes – assicura Silvio D’Arco -. I dipendenti e i lavoratori stagionali non perderanno il loro posto, ma subiranno alcuni mesi di cassa integrazione. Tutto ciò in attesa della presentazione di un piano industriale con risorse proprie per il rilancio dell’azienda entro la fine dell’anno». «Da parte nostra, come Provincia, ci siamo impegnati a trasferire la questione in altri appositi tavoli volti al rilancio dell’intera filiera produttiva di settore» chiude l’assessore che non perde occasione per aprire una polemica con l’opposizione di centrosinistra. L’unica presente a fianco dei lavoratori nei giorni delle proteste.



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