lunedì 5 ottobre 2009

FONDI - Guido Nardone, commissario antimafia


Irene Chinappi
E' uno specialista della lotta alla delinquienza mafiosa il commissario nominato ieri, dopo aver disposto la sospensione del Consiglio comunale di Fondi a seguito delle dimissioni dalla carica della maggioranza dei consiglieri, dal prefetto di Latina Bruno Frattasi per l’amministrazione provvisoria del Comune di Fondi.
A 67 anni Guido Nardone si era ritirato a Roma, vicino ai suoi nipotini, lo scorso marzo quando a Venezia era terminata la sua carriera di prefetto.
Da oggi invece dovrà portare avanti l’amministrazione fondana per un periodo ancora non noto. Potrebbe trattarsi di soli sei mesi se il governo decidesse di non sciogliere il Consiglio comunale di Fondi. In caso contrario invece il suo incarico non sarebbe più solo quello di mandare avanti la normale amministrazione ma di sanare anche l’ente dalle infiltrazioni malavitose. E avrebbe una durata minima di 18 mesi. Se sarà  necessario, invece, potrà restare anche di più. Finché cioè non sarà certo che l’amministrazione comuanle di Fondi è fuori pericolo di condizionamento della criminalità organizzata.
Così il Ministero dell’Interno ha scelto direttamente un ex prefetto che ha alle spalle una lunga esperienza nella lotta alla mafia. Prefetto di Campobasso, Varese, Padova, Lecce e Venezia, Nardone ha ricoperto le funzioni di commissario straordinario nel comuni di Potenza (caduto per dissesto finanziario nel 1995), Rieti (1994) e Caserta (1999) per il quale ha ricevuto anche un encomio solenne votato all’unanimità dal nuovo Consiglio comunale.
L’impegno nella lotta alla criminalità organizzata è iniziato tuttavia nel 1989 quando, rientrato al ministero dell’Interno dopo un’esperienza all’Ufficio di Gabinetto del Presidente del Consiglio, Nardone è stato assegnato all’Alto Commissariato per il Coordinamento della lotta contro la delinquienza mafiosa, dove ha diretto l’ufficio coordinamento e informazioni. Notevole è stato il suo impegno nel settore degli appalti pubblici e delle infiltrazioni della criminalità organizzata nella pubblica amministrazione. Subito dopo, nel 1992, è stato invece destinato alla Commissione Parlamentare Antimafia. Dall’anno seguente, dunque, data la ricca formazione nel settore, è a disposizione del Ministro dell’Interno per incarichi speciali ai sensi della legge istitutiva della Direzione investigativa antimafia.
Oggi inizia la sua esperienza a Fondi. E intanto si aspetta la decisione del Consiglio dei Ministri.

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