sabato 24 ottobre 2009

APRILIA - Multiservizi, dritti al risanamento

 
Fulvio Farì commissario della municipalizzata, Fabio Biolcati, direttore generale

Maria Corsetti

Primo obiettivo: capire quanto costa. Secondo: abbattere le spese. Terzo - ma siamo già in una fase parecchio avanti e comunque eventuale - trasformarla in Spa.
La Multiservizi ricomincia da domani con le nomine di Fulvio Farì a commissario e Fabio Biolcati a direttore generale. Sono loro gli uomini di fiducia del sindaco Domenico D’Alessio che precisa: «Nessun accordo politico sulla scelta di Farì. La sua nomina è dovuta all’esperienza professionale, avvocato esperto in diritto amministrativo e diritto pubblico dell’economia». Quanto a Biolcati dovrà lasciare l’attuale incarico di capo di gabinetto per trasferirsi al palazzo di vetro. Ma veniamo al ruolo di Farì e Biolcati che nei prossimi mesi – il mandato del commissario è limitato a sei, rinnovabile per altri sei -  dovranno farsi rapidamente un quadro preciso della situazione. Tanto per cominciare capire esattamente quanto costa mensilmente, dato che ad oggi si è rivelato estremamente variabile. Dagli iniziali 370mila euro erogati dal Comune si era passati a 420mila durante il mandato del commissario prefettizio. Gli ultimi dati riportano che si sfiorano i 500mila euro se si vuole essere certi di non lasciare in sospeso pagamenti dovuti all’Inpdap. Una cifra alta, ma attualmente viziata dai debiti pregressi: una volta risanati la quota mensile dovrebbe scendere. E ancora: quanti sono i dipendenti della Multiservizi che per la prodigalità nelle assunzioni è stata ribattezzata in città “Il carrozzone”? «Esattamente 257 – precisa Biolcati – ma considerato che ci sono diversi assunti part time è come se fossero 203,7 unità lavorative a tempo pieno». Pochi o tanti? Dipende dai servizi che si intende erogare e dalla voglia di mettere a regime le proprie capacità. A questo proposito è stato D’Alessio a «rivolgere un appello ai dipendenti della Multiservizi e ai sindacati affinché si lavori in uno spirito di collaborazione. Ci va di mezzo il lavoro di più di duecento persone e ci va di mezzo l’intera città. È quanto mai necessario mettere da parte ogni personalismo, si tratta di giocare una partita troppo importante. Quanto all’idea di trasformare le municipalizzata in Spa è sempre il sindaco a precisare che «La Spa è interessante come forma societaria, anche perché prevede importanti sgravi fiscali. La Spa ha un senso se entra anche il privato. Ma il privato non entra se prima non sono stati ripianati i debiti Questo significa che prima bisogna prima quantificare il debito, quindi arrivare a sanarlo. E infine fare una valutazione sul reale vantaggio nell’entrata dei privati».
Farì intanto non si sbilancia, prende tempo, ringrazia per la fiducia e promette di mettersi immediatamente al lavoro, ma di fatto non ne sa nulla di più a differenza di Biolcati che in sei mesi accanto al sindaco ha potuto analizzare diverse situazioni. Comunque i due – Biolcati e Farì – promettono di fare squadra, anzi «siamo già una squadra», precisano. Il tutto sotto lo sguardo vigile di Domenico D’Alessio che delega, ma non molla, dà fiducia, ma tiene aperti gli occhi. 

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