sabato 26 settembre 2009

Sovrano è il Popolo, non la virtù


Lidano Grassucci


Dove risiede la sovranità? E’ un mandato divino che un Essere Supremo concede a pochi, i virtuosi, che possono esercitarla verso gli altri. In soldoni: Di Pietro è puro e può dire ai fondani, da soli non potete decidere perché vi fate male, decido io per voi. In nome di che? Della virtù che il Signore gli ha concesso. Il popolo è bambino, va tutelato. E così i Saviano ci tutelano, i comitati antimafia ci tutelano, le associazioni Caponnetto ci tutelano.
Il popolo si ostina con questa “sovranità popolare”, questa cosa volgare di sentirsi in grado di scegliere al meglio per sé.
Ecco a Fondi è in discussione questo: il Popolo può autodeterminarsi perché è sovrano, o deve essere “tutelato” per il suo bene?
Insomma è meglio che decidano per lui i virtuosi o che si faccia male?
Sono un estremista democratico e la mia posizione è  spiegata in una frase che era scritta sui muri di Roma durante la guerra, la città era contesa tra tedeschi e alleati e un anonimo scrisse: “lasciatece morì soli”.
In quella scritta c’è l’essenza della democrazia, della libertà, sono i dittatori che richiamano per giustificare il loro potere le virtù e il “bene superiore”.
L’antimafia è usato, da taluni, come si usavano le “virtù italiche”, le “guerre sante”.
C’è, nella questione di Fondi, tanta voglia di “redimere” gli infedeli. Di salvare dell'errore l’errante. C’è tanta spocchia etica. C’è tanto indisponibilità verso la democrazia, verso il demos. Il demos, il popolo, è canaglia è massa da plasmare.
E si vogliono governare da soli? Guarda che vi fate la bua, la strega cattiva vi frega, l’orco vi mangia.
E’ una visione facile del mondo a cui non mi posso unire.
In democrazia si vince per conta, forse la conta che vince non mi favorisce, ma non posso negare per questo il principio.
A Fondi non sono meno o più mafiosi che in altri posti. Ma il problema sono i virtuosi e Di Pietro lo ha detto: “sono mafiosi a Fondi, ed è mafioso anche il parlamento perché ha fatto una scelta che lui non condivide”. Ergo? Chi non sta con lui è mafioso.
Beh, se debbo stare con il neototalitarismo di Di Pietro, meglio che mi consideri mafioso.


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