giovedì 3 settembre 2009

Scauri, l'orgoglio di pensare basket

Paolo Iannuccelli
Impressioni di una serata scaurese, racconti di gloria, cestisti in prima linea. Solo a Scauri posso organizzare certe cose, respiri prima aria di basket, poi di mare. Trovi amici di una vita, scambi baci, abbracci, impressioni, cerchi di tornare giovane insieme a loro, un bagno di affetti tra gente che si vuole bene, ti vuole bene, gente perbene. L'arena Mallozzi rivive, è stata tirata nuovamente a lucido rifatta uguale a prima, solo un piccolo cambiamento nel colore degli spogliatoi. Scauri si è superata, organizzando una serata magica all'insegna di allegria, storia, presente, futuro. Bellissime le immagini storiche proiettate sullo schermo, commentate da un Antonio Lepone in splendida forma. Toccante il ricordo del grande ed inimitabile Massimo Mancini, di Gigi Ranieri, di Filippo Mallozzi, morto giovanissimo durante una gara, gentiluomo per una vita, effervescenti le parole del professor Franco Carcone, di Mimmo Ianniello, di Enzo Falso e di tanti altri che hanno dato linfa vitale alla splendida avventura della palla a spicchi scaurese. Perfetta l'organizzazione curata dal sindaco baskettaro Pino Sardelli e dal suo staff, toccanti i messaggi di Biondi e Tosarello, Coni e Fip. Davanti a 700 persone pronte ad applaudire, ad ascoltare musica, a conversare in armonia. Ci siamo sentiti a casa, non poteva essere diversamente, Scauri è la casa perpetua chi tira a canestro, guai non respirare aria salubre. L'efficienza di Scauri è quella di sempre, quella serata per inaugurare la nuova Arena Mallozzi è stata più speciale delle altre, nonostante il caldo afoso. C'erano tutti, proprio tutti, impossibile citare tanti nomi, chi non poteva essere presente ha scritto dei messaggi di saluto. Bello così. Quando si pensa basket pensi a Scauri, al giornalista Mario Arceri che ha casa vicino al mare dal 1960 ed è arrivato appositamente da Roma, ad Aldo Giordani, commentatore accanito dei mitici tornei estivi disputati su quel campo ora tornato ai fasti di un tempo. Un settembre tutto bianco e azzurro, di un'annata che nasce e già sembra avere un sapore differente dalle altre. Senza paura di pretendere il professionismo, di dire semplicemente la verità, ovvero il fine ultimo per cui questa squadra è stata costruita. Tutti lo hanno ribadito, chi in modo diretto e chi usando toni più soft. Ma dal pensiero della A dilettanti non si scappa, non ci si può esimere da un onere affascinante e misterioso, che oggi, per la prima volta, appare non essere più grande dei progetti e delle risorse umane a disposizione dello Scauri Autosoft. "Fare il possibile, tutto il possibile", è il motto di battaglia del presidente Leo Giardino, espresso venerdì sera durante la presentazione della squadra. Tradotto: non possiamo pretendere di essere imbattibili, ma questa volta ci siamo anche noi. Poi uno sguardo rapido quanto doveroso verso il passato ("ringrazio tutti gli ex presidenti scauresi, e grazie al loro lavoro") a suggellare il fatto che questa società ha una storia importante, magari non a grandissimi livelli ma fatta sicuramente da personaggi indelebili. L'impressione del presidente provinciale Fip Maurizio Tosarello, invece, è chiara e arriva diritta al cuore del discorso: "Scauri, non solo come società ma come intero movimento cestistico e sportivo, ha bisogno di una squadra che entri nel gotha e salga in A dilettanti Se lo merita chi ha seriamente lavorato fin qui, chi lavorerà quest'anno e tutto il pubblico ". Le parole delle istituzioni politiche sono quelle del sindaco Pino Sardelli: "Il comune vi è vicino, non scordatevi che porterete il nome di Scauri in giro per l'Italia. Il nostro impegno sarà sempre costante così come dovrà esserlo quello degli imprenditori. Speriamo di ritrovarci tra qualche mese per poter festeggiare qualcosa di importante". Le impressioni passano presto a quelle visive, con tutti i volti del roster  presentati uno a uno, dal tenero imbarazzo del giovane Guido Violo a quello del sicuro e abituato ai palcoscenici Federico Pieri. Un trionfo. Grazie a tutti.

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