mercoledì 23 settembre 2009

«Perchè ho scelto Bersani»

Erminia Cicione e Giusy Porceddu sostengono convinte la mozione dell’ex ministro emiliano


Raffaele Vallefuoco

«Nessuna correntizzazione del partito» e la convinzione che chiunque verrà eletto «sarà il segretario di tutti». Ne è intimamente convinta Erminia Cicione, esponente del Pd formiano, afferente la mozione Bersani. Un Pd, che a Formia inizierà la fase congressuale sabato alle 17 quando, presso la sala Ribaud del Palazzo municipale, è convocata l'assemblea organizzativa. L'indomani, domenica, i tre circoli cittadini (Formia Centro, San Pietro e Maranola) ospiteranno le votazioni per l'elezione dei delegati alla convenzione provinciale e per l'elezione del segretario regionale. Ci spiega i caposaldi della mozione Bersani Giusy Porceddu, neo designata referente sud pontino`: «Bersani significa maggiore concretezza. Non lo dico come forma di contestazione, Franceschini è un ottimo candidato, ma resta sul piano ideale. I principi di cui si fa fregio mancano di concretezza. Bersani, invece, si pone su un piano di maggiore unitarietà nella sua visione d’insieme, godendo di un’approfondita competenza». Sul piano strettamento locale, invece, «il confronto con le forze in campo, dovrà partire dai punti in comune, come unico terreno di alleanze». Afferma Erminia Cicione: «E’ chiaro che stiamo parlando dell’elezione del segretario di un partito a livello nazionale e quindi le peculiarità delle tre mozioni si riducono su scala locale. Per quanto rigarda ancora le alleanze - afferma la Cicione - Bersani è convinto che da soli non si può vincere. Abbiamo bisogno di confrontarci con chi condivide un progetto, sia esso Di Pietro, parte rilevante della sinistra o l’Udc», non a caso vuole riesumare l’esperienza dell’Ulivo. La conclusione dell’afferente alla mozione Bersani è ancora nel segno di un comune sentire. La convinzione che chinque vinca, il Pd resta il primo partito riformista in Italia. «Il nuovo segretario dovrà lavorare nel segno dell’inclusione». Le mozioni sono quasi al completo. Se ne profilano quattro: due nel segno di Franceschini e una rispettivamente per Bersani e Marino. I membri del Pd, domenica, dovranno contribuire ad eleggere trecentoventi delegati alla convenzione provinciale, centosessanta dei quali espressi sulla base del numero delle tessere di ciascun circolo e l’altra metà sulla base dei voti espressi per il Pd alla Camera dei deputati nel 2008, mentre ben trentadue parteciperanno all’assemblea regionale e otto a quella nazionale per tutto il territorio pontino.

Nessun commento:

Posta un commento