sabato 26 settembre 2009

Influenza suina, il grande bluff del ministro Gelmini

Teresa Faticoni
“Oggetto: Raccomandazioni e indicazioni operative per la gestione dei casi di influenza pandemica da virus A/H1N1V”. Gira in questi giorni in tutti gli istituti superiori d’Italia, e anche in quelli di Latina, una circolare del Ministero dell’istruzione nella quale si consigliano una serie di comportamenti da tenere per evitare il contagio della influenza suina, presunta pandemia. Al punto uno delle misure igieniche consigliate agli studenti e a tutto il personale scolastico si legge: «Igiene delle mani: lavare regolarmente le mani con acqua e sapone, soprattutto dopo avere tossito, starnutito e avere soffiato il naso». Che pois arebbe regola di buona educazione, prima di tutto. Ma subito nascono i problemi. Perchè, in base alle denunce di alcuni ragazzi, nelle scuole di latina, ma pare che la situazione sia generalizzata, non c’è sapone, nè carta nè altro materiale simile. Il tutto si spiega con il mancato accredito, per l’anno scolastico 2009-2010 dei soldi per il “funzionamento amministrativo - didattico”. Non si tratta di stanziamenti tout court, perchè a seconda della dimensione della scuola e del numero degli studenti c’era a disposizione un budget per comprare carta igienica, materiale per la pulizia degli istituti, registri e quanto altro può servire al civile andamento di una comunità. Ora le scuola si sono attrezzate chiedendo contributi suppletivi ai genitori o facendo econonomia su qualche altro capitolo di spesa. I bilanci devono quadrare in qualche modo. Oltre alla nota stonata del mancato stanziamento, c’è anche una sgradevole sorpresa. Perchè per le scuole cattoliche il governo - chiaro segnale della tendenza - ha stanziato quasi 130 milioni di euro. La conseguenza diretta di tutto ciò è che alcune scuole non possono evidentemente comprare sapone e carta per asciugarsi le mani, figuriamoci il famoso prodotto igienizzante che va tanto di moda in questo periodo. «Pulizia ordinaria, con i normali prodotti comunemente in uso, delle superfici e suppellettili che sono a contatto con le mani (banchi, sedie, lavagne, dispostivi elettronici utilizzati: video-proiettori, computer, ecc.). Effettuare la pulizia subito, nei casi in cui tali superfici si presentino visibilmente sporche», continua la circolare. E anche qui saremmo alla routine. Ma con quali soldi si comprano i detergenti? Il primo anno scolastico dell’epoca Gelmini sembra quello dell’immediato dopoguerra. Aule affollatissime, professori pochi e insoddisfatti, mancanza anche dell’ordinario. Poi ci si mette anche l’influenza suina a fare da evidenziatore alle mancanze e alle carenze che lo stesso ministro è riuscita a creare in pochi mesi di mandato. Un killer esecutore con un mandato a uccidere. Perchè tra tagli e falcidie la scuola pubblica sta morendo. E dire che sarebbe anche anticostituzionaleò. Il diritto alla salute e all’istruzione erano ben chiari nelle menti e negli scritti dei padri costituenti.

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