lunedì 21 settembre 2009

CISTERNA - Selex, cassa integrazione e mobilità: tutto in alto mare

Francesco De Angelis
In un clima già tanto arido per l'economia pontina, in un periodo in cui le aziende annunciano quotidianamente l'intenzione di ricorrere all'utilizzo degli ammortizzatori sociali, a Cisterna si torna a parlare del caso Selex communications, leader nella fornitura di sistemi avanzati di comunicazione, navigazione e identificazione per la protezione delle comunità e delle infrastrutture.
Il segretario provinciale dell'Ugl metalmeccanici, Maria Antonietta Vicaro, ha chiesto all'azienda un serio confronto affinché il colosso, leader nel settore dei sistemi di comunicazione integrati, fornisca rassicurazioni «non solo a parole, ma nei fatti, sul futuro del sito industriale di Cisterna e sull`andamento del gruppo in termini di scelte aziendali in riferimento alle ricadute occupazionali». Al riguardo, sono diverse le perplessità elencate dall'Ugl che nel recente incontro tra i vertici aziendali della Selex e la rsu non ha potuto firmare l'accordo  «per mancanza di chiarezza negli aspetti che riguardano la volontarietà e per la mancanza di un chiaro piano industriale che garantisca gli attuali livelli lavorativi». Secondo l'Ugl, i circa 200 lavoratori usciti negli ultimi 2 anni che hanno portato la forza lavoro a 570 unità non bastano ancora, dal momento che l'azienda chiede altre 14 mobilità. «Ma i dipendenti - si legge in una nota - con i requisiti pensionistici sono ormai agli sgoccioli e i requisiti di volontarietà non possono reggersi solo sulle parole, a nostro avviso andavano espressi in maniera chiara e trasparente anche sul verbale d`accordo». Sempre secondo l'Ugl, «lo scarico di ore di lavoro previsto è in contraddizione con le dichiarazioni dell'azienda». Stesso discorso per la presunta mancanza di organizzazione interna. Per l'Ugl,  «i ritardi di implementazione del nuovo sistema SAP stanno danno segnali di preoccupazione per la realizzazione del fatturato previsto e dei risultati richiesti in termini di qualità ed efficienza, c'è dunque il serio rischio che non si raggiunga il budget  previsto per dicembre 2009».  Ma c'è di più. L'Ugl rivendica lo scarico di ore di lavoro previsto. «è in contraddizione - dice il segretario pronvinciale dell’Ugl metalmeccanici, Maria Antonietta Vicaro - con la dichiarazione dell'azienda che nel sito Selex di Cisterna, Finmeccanica stia puntando in termini di veri investimenti e rilancio, nonostante  il gruppo  vanti ordini consolidati per i prossimi 2 anni e mezzo». Ancora, le perplessità dell’Ugl riguardano anche l`andamento della procedura sulla la cessione del ramo IT. «Non dà segnali positivi - prosegue Vicaro -. Molti lavoratori di Genova e Milano hanno dato mandato ad uno studio legale, ciò dimostra un chiaro segnale di sfiducia da parte dei lavoratori verso certo modo di fare sindacato, eccessivamente sbilanciato verso le necessità aziendali. La Ugl discuterà la cessione garantendo la massima tutela dei lavoratori del ramo It di Latina».
La Selex dunque torna a far parlare di sè. Non per buone notizie, sfortunatamente.

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