giovedì 24 settembre 2009

Caro Nardi sto con la Francia


Lidano Grassucci



Non amo i francesi, ma non voglio muover guerra ai cugini. Non amo i francesi, troppo spocchiosi, ma credo di dovergli chiedere scusa. Leggo, con sgomento, la nota del sindaco di Terracina Nardi che richiama una “battaglia di civiltà” contro i barbari. Per carità, lasci stare il sindaco Nardi questi giochi con civiltà e storia, qui è solo questione di banale buon senso e di mancanza del senso del comico. Una volta c’era un cabarettista che giocava sulla decisione della sua città di uscire dall’Unione europea. Ma era pe’ ride.
Ora che Terracina sta per dichiarare guerra alla Francia, penso che i francesi se la stiano facendo sotto. Del resto con i francesi ci sono precedenti non proprio a nostro favore: li attaccammo, vigliaccamente, quando i tedeschi avevo già vinto, e non riuscimmo neanche così, da vili, ad avanzare (chissà se i nuovi adulatori del dittatore se lo ricordano). Noi dichiarammo guerra agli alleati e come attaccanti subimmo il bombardamento di Genova da parte degli inglesi (fortuna che il mare era nostro, se era loro bombardavano pure Trento).
Sta di fatto che Nardi non mi pare votato a maggiori fortune.
Naturalmente sto nel paradosso come nel paradosso è l’idea che Acqualatina sia la testa di ponte della conquista di queste terre dalla parte dei francesi.
Ormai la politica è il luogo in cui si possono dire tutti gli strafalcioni del mondo. Se Berlusconi dice di essere meglio di Cavour, di Giolitti, di De Gasperi, allora Nardi può fare la guerra personale alla Francia. Può richiamare la guerra di civiltà, come Bin Laden.
Ma vi ricordate il dittatore, quello che attaccò con “la pugnalata alla schiena” la Francia già sconfitta? Ecco lui voleva difendere e diffondere la civiltà italiana nel mondo contro le potenze plutocratiche. Sapete come andò a finire. Mo’ Nardi ci riprova da Terracina, poveri noi.
E mi vien da dire se questa è l’Italia, viva la Francia. Almeno lì è gente seria, qua facciamo ridere.
Poi la Marsigliese mi è sempre piaciuta e Robespierre pure.


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