domenica 2 agosto 2009

SABAUDIA - Sul lago di Paola c'è la guerra

Antonio Picano
«Il Partito democratico locale avrebbe l’obbligo morale e politico di tutelare le poche persone che a Sabaudia hanno ancora un posto di lavoro, invece di farsi grande con frasi sul rispetto della pseudo legalità e dello sviluppo ecocompatibile». Con queste parole, nei giorni scorsi, la dirigenza di Forza Italia era insorta nei confronti del consigliere comunale d’opposizione Franco Brugnola giudicandolo colpevole di alcune dichiarazioni a palese sostegno dell’atteggiamento di chiusura del ministero Stefania Prestigiacomo sull’oramai nota vicenda che ruota attorno alla fruibilità delle acque del lago di Paola e al suo no deciso sull’ipotesi commissariamento dell’Ente Parco nazionale del Circeo. Non tarda a manifestarsi la controreplica dei democratici di Sabaudia. «Il Pd – scrive in una nota il segretario politico cittadino Gerardo Saggese – è profondamente preoccupato per la perdurante situazione di precarietà e di incertezza aggravata dalla linea di condotta controproducente assunta dalla Provincia di Latina». «Legittima la nostra soddisfazione per la smentita del ministro dell’ambiente all’eventualità di un commissariamento dell’Ente Parco, ventilata con atteggiamento intimidatorio da Armando Cusani. Noi, secondo i canoni autentici della democrazia, crediamo fermamente nel confronto tra le istituzioni e le forze sociali, nel rispetto delle competenze specifiche». Prosegue, prima di dichiarare condivisione nell’operato del sindaco Maurizio Lucci, «il quale firmando in prefettura il documento di intenti ha mantenuto aperto il dialogo senza prestarsi alla linea di rottura di Cusani, condannato tra l’altro all’isolamento dal suo stesso partito che, senza manifestarlo, ne ha di fatto preso le distanze». Saggese osserva quindi che nella circostanza Sabaudia «sua stata usata da cavia nella sfida che il presidente della Provincia pontina ha da tempo ingaggiato con la Regione Lazio e con il governatore Piero Marrazzo, a cominciare dalla dissennata esclusione della stessa Regione dal consiglio del Parco, pur sapendo che, oltre alle competenze e alle risorse necessarie di cui è portatrice per la realizzazione di qualsiasi programma di intervento, risulta di fondamentale importanza che la stessa conosca in presa diretta le problematiche degli operatori economici e dei lavoratori che gravitano sia nell’area del lago di Sabaudia sia in città e nei borghi». Il segretario politico del centrosinistra rimanda così al mittente le accuse lanciate dagli esponenti di spicco della lista civica degli imprenditori, ribadendo che il suo partito è solidale con il mondo dei lavoratori e che non ha alcuna responsabilità nella difficile situazione venutasi a creare e garantendo che il Pd profonderà il massimo impegno «affinché ogni decisione sul futuro della città veda protagoniste tutte le espressioni locali, istituzionali e non».

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