domenica 2 agosto 2009

Il lotto e la tassa sui sogni

Sergio Corsetti
C'è mancato un soffio. Il fortunato giocatore della tabaccheria Viola di Borgo Piave ha realizzato un 5 più uno stella. Ha solo sfiorato una vincita da oltre cento milioni. Il nostro, come ogni buon italiano, ha tentato la buona sorte investendo il suo euro. Aveva sopportato volentieri il sacrificio per quella che sempre più si rivela come una tassa sul sogno. Sogno di evasione dalla vita di tutti i giorni, di lussi sfrenati di viaggi senza meta e senza ritorno. Un sogno che è svanito per un semplice maledetto numeretto. E dire che era tutto pianificato: al momento della lettura dei numeri vincenti mai farsi prendere dal panico e dalla gioia tutt'al più, per eccesso di sicurezza, contattare immediatamente un buon cardiologo per tenere sotto controllo le principali funzioni vitali. Poi senza dare nell'occhio cercare un avvocato o un notaio possibilmente non del territorio, a Roma sarebbe l'ideale, per la custodia del prezioso tagliandino e per le istruzioni del caso. Una volta capito come incassare l'ingente bottino ecco il momento della "spartizione". Divisione molto semplice, equa. Praticamente ai mezzi con i figli: cinquanta milioni ai tre figli (che essendo minorenni indirettamente fruttano come usufrutto bei soldini anche alla moglie) gli altri cinquanta al vincitore. Poi, immediato il congedo da tutto e da tutti, senza neanche scervellarsi in sofisticate operazioni finanziarie ma semplicemente badando alla gestione dell'ingente capitale. Campando di rendita o di interessi. Unico scopo quello di godersi la vita alla scoperta degli angoli più remoti del globo in compagnia di belle donne in attività che con lo stress e la fatica non hanno nulla a che fare. La ricerca continua del caldo e delle spiagge più graziose e magiche saltando da un continente all'altro, da una nazione all'altra e da una città al villaggio più sperduto del globo. Tutto programmato, tutto previsto come in un sogno. Per il pontino un sogno solo sfiorato per un numero mancato, maledetto. Per tutti gli altri solo l'evasione di un sogno.

Nessun commento:

Posta un commento