lunedì 27 luglio 2009

Pd, la volata congressuale

Teresa Faticoni
Seimila357 pontini hanno scelto il Partito democratico. Loreto Bevilacqua, segretario provinciale, fa il punto sulla campagna di tesseramento conclusa il 21 luglio scorso; descrive le prossime mosse; parla di un futuro che è molto vicino. In realtà chi vuole può ancora iscriversi, ma quelli che lo hanno già fatto hanno la possibilità di partecipare ai momenti congressuali per la scelta dei candidati alle primarie, che invece saranno aperte a tutti. Le date sono 11 e 25 ottobre. «Un tesseramento non gonfiato – ha precisato il segretario, ma considerando la giovane età del Pd raffronti non se ne possono fare, anche se la somma pare essere superiore a ciò che raccoglievano Ds e Margherita – grazie al lavoro della commissione che ha stabilito le regole. La gente veniva spontaneamente. Nonostante la sconfitta elettorale si è creato un bel movimento in tutti i comuni». Tutti e 33 i centri della provincia di Latina, infatti, sono rappresentati. Con il capoluogo che ha 1.675 iscritti, Sezze che tra centro e lo Scalo raccoglie 672, Formia 412. Per parlare di numeri alti. In linea generale vanno bene i comuni governati dal centrosinistra, ma sembra che cominci a tirare vento di partecipazione. Nonostante i tesseramenti precongressuali siano sempre molto coinvolgenti, il risultato della federazione pontina è assolutamente soddisfacente per i dirigenti. In totale nel Lazio si registrano circa 90 mila iscritti. A far la parte del leone, naturalmente, Roma e provincia che accumulano 58mila tesserati. In provincia di Frosinone, a fronte di circa 500mila abitanti, sono stati tesserati 9mila persone. A Viterbo a fronte di poco meno di 300mila abitanti 7mila persone sono state tesserate. 4.400 tessere a Rieti con poco meni di 15mila abitanti. Latina, quindi, considerando l’eterna punizione delle urne, fa registrare una buona performance che può far rima con futuro. Perché finisca finalmente l’epoca di una mancata democrazia dell’alternanza in una provincia da anni appannaggio del centrodestra nel comune capoluogo, in via Costa e in tanti comuni. «Un tesseramento sostanzialmente regolare – ha dichiarato Salvatore La Penna membro della commissione di garanzia – ora redigeremo l’anagrafe degli iscritti. Il tesseramento è un momento fondamentale per il radicamento del partito nel territorio. Questo partito ha bisogno di vettori che trasportino il messaggio riformista a fronte di un polo antagonista che ha nella forza mediatica e nella manipolazione delle informazioni una grande risorsa». La Penna parla di militanza diffusa e di capillarità. E proprio sui temi che Bevilacqua vuole sfidare il centrodestra: sanità, ambiente e lavoro. Ma su tutti la legalità «che non si esaurisce con una eventuale decisione sul caso Fondi». Proprio per chiedere al consiglio dei ministri di decidere giovedì o venerdì (quando si terrà la prossima riunione a Palazzo Chigi) il Pd sta organizzando un sit in a Roma. E poi? Il futuro non si chiamerà Bevilacqua, perché il segretario non si ricandiderà. Propone un volto giovane, ma sui nomi le bocche sono cucite. Sul tema delle alleanze, poi, vige il rigore democristiano: si faranno sui programmi. Non si tratterà di sommatorie, ma di percorsi comuni.

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