venerdì 17 luglio 2009

Non mi parlate di caldo e vino

Lidano Grassucci

Fa caldo, tanto e, come al solito, c’è chi si lamenta: “mai così caldo, il pianeta si scioglie”. Ormai se uno non ha nulla da dire disquisisce sull’effetto serra e sui vini. Intere conversazioni su questi argomenti. Personalmente credo che d’state faccia caldo e d’inverno freddo, che il vino debba avere il sapore di vino. Il vino aiuta la conversazione non è l’argomento del conversare. E mi piace la frase che sentivo sempre dalle mie parti: “bevi e statti zitto”. Il caldo poi, ricordo mia nonna che nei pomeriggi di luglio vagava con la sua seggiolini in cerca di un alito di vento, vagava con una vestaglietta leggera e il fazzoletto intorno al collo con cui, di tanto in tanto, si asciugava il sudore. D’estate fa caldo, d’inverno freddo. Nulla di nuovo. Qualcuno ora dice che nel 2012 finirà il mondo, dice che lo hanno detto i Maya o gli Inca. La madre degli imbecilli è sempre in gravidanza è vero che il mondo finisce, ma finisce per uno alla volta di tutti i viventi e quei precolombiani che vedevano così a lungo sono da tempo “fuori dal mondo”.
Per la terra il 2012 come il 5010 non hanno senso, sono numeri umani, costruzioni umane. Spero che quest’anno in vacanza non mi spieghino il vino, non mi parlino del 2012 e di come fa caldo quest’anno. Spero che gli agricoltori non mi mandino il solito comunicato sulla siccità a luglio. Insomma speriamo di trovare persone intelligenti almeno per dire qualcosa di sensato e passare questa calda estate in modo differente, magari davanti ad un bicchiere di vono che h il sapre di vino e il retrogusto di uva.

Nessun commento:

Posta un commento