martedì 14 luglio 2009

GAETA - Avir, Avanti ma sgombriamo il campo dai “pensieri tinti”


Franco Schiano

Lasciano poco spazio alla interpretazione del politichese le parole pronunciate dai consiglieri Vecchio, Laselva e Matarazzo sulla questione Avir: Avanti col progetto di riqualificazione senza tentennamenti. Ma prima eliminiamo una serie, di comportamenti anomali della Gaim srl, sulla poco edificante faccenda dell'occupazione di via Frosinone. Infatti, secondo quanto esposto con dovizia di particolari dal consigliere Vecchio, sembra che la Gaim srl – proprietaria di gran parte dell'area ex Avir – e che si propone come il soggetto economico principale per realizzare l'ambizioso e impegnativo progetto di riqualificazione della ex Vetreria, non abbia ancora regolarizzato l'occupazione del suolo pubblico per i ponteggi che stazionano in via Frosinone da diversi anni. Sempre secondo l'esponente del GMM per la Costituente di Centro, la Gaim srl dovrebbe al Comune all'incirca 100.000 euro per l'occupazione per circa quattro anni di una superficie pari a circa 155.
“Da quello che abbiamo potuto appurare – ha detto infatti Vecchio - risulta che la Gaim srl, ha finora omesso di dire che quell'occupazione era iniziata molti anni fa e inoltre ha fornito misure dello spazio impegnato dai ponteggi nettamente inferiori a quelli reali. Lo spazio occupato in via Frosinone non è di 84 mq (ossia 56 ml. per 1,5 m di prof), come dichiarato dalla Gaim, ma è di 155 mq, quasi il doppio, (pari a 62 x 2,50), come risulta dal verbale della P.M. n.3882/URP del 6 maggio 2009. La durata dell'occupazione – ha aggiunto - invece è più complicata da stabilire. Secondo la memoria collettiva essa risale ad oltre 5 anni, ma finora non siamo riusciti ad averne precisa conferma documentale. Essa si può , a nostro parere, far risalire come minimo tranquillamente ad una DIA acquisita al protocollo del Comune in data 07.07.2005 prot. 26417. Circostanza quest'ultima richiamata nella Ordinanza Commissariale n. 51 del 2007 nella quale – tra l'altro - si da atto che il marciapiede di via Frosinone 'da diversi anni risulta recintato'.” Insomma un quadro circostanziato da cui la Gaim srl, non ne esce proprio benissimo.”Una situazione antipatica sulla quale ci siamo a lungo interrogati, su cui non emettiamo giudizi, ma riteniamo che sia giusto sottoporla all'attenzione pubblica, trattandosi della società a cui stiamo per affidare l'Avir, che è un po' come il gioiello di famiglia della nostra città. E' necessaria quindi - ha aggiunto ancora Vecchio - una giusta prudenza.” come a dire: se il buongiorno si vede dal mattino...
E' seguito un intervento di Matarazzo che ha concentrato la sua attenzione, sui vari passaggi di mano di vaste porzioni della proprietà ex Avir, avvenuti negli ultimi mesi. Passaggi che aggiungono altri nomi all'elenco dei soggetti proprietari. Alla Gaim e alla Holiday, si sono aggiunti una certa TF costruzioni di Succivo oltre ad alcune porzioni acquistate in proprio dai soci Gaim, Martino e Simioli. Ma il focus principale dell'intervento dell'esponente dell'UDC è stato rivolto a dimostrare, documenti alla mano, che la famosa scadenza di un debito ipotecario di circa 2,2 milioni di euro è fissata veramente al prossimo 31 luglio e non al passato 30 giugno, come aveva detto il Sindaco Raimondi, nel corso dell'ultima conferenza stampa, quando aveva affermato di aver avuto assicurazioni telefoniche dalla Gaim che non c'erano scadenze al 31 luglio, ma solo una rata di 600.000 euro pagata regolarmente lo scorso 30 giugno. Una questione di date legata alla convocazione del Consiglio – che secondo quanto richiesto dalle minoranze - si dovrebbe tenere il giorno dopo la scadenza del 31 luglio per non generare una inopportuna situazione di vantaggio alla Gaim srl.
“Già mi pare di sentire il coro di coloro che cercheranno di far passare questa nostra denuncia di fatti oggettivi e riscontrabili, come l'ennesimo tentativo di boicottare il progetto AVIR. Non è così! - ha detto nel suo intervento Laselva, che ha spiegato che è intenzione del gruppo misto portare avanti il progetto Avir, volendo solo partecipare a renderlo più socialmente remunerativo per la città, discutendo di eventuali altri benefit come ad esempio un palazzetto dello sport per la pallamano. Sull'Avir siamo pronti ad andare avanti, – ha concluso Laselva - ma con la mente sgombra da dubbi e “pensieri tinti” come Camilleri chiama i cattivi pensieri.

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