martedì 21 luglio 2009

In provincia l'acqua è sempre più azzurra

Andrea Apruzzese
La qualità delle acque del mare pontino migliora sempre di più e - in particolare - in esse non si registrano problemi sanitari. È il risultato illustrato dal presidente della Provincia di Latina, Armando Cusani, al termine dell’ultima serie di monitoraggi svolti dall’ente di via Costa e dalla Polizia provinciale in sinergia con l’Arpa Lazio (sezione di Latina), la Capitaneria di Porto e le altre forze dell’ordine. L’azione riguarda l’intero territorio costiero, dai confini con la provincia romana fino a quelli con la regione campana: ieri il presidente si è in particolare soffermato sui risultati del tratto dal Circeo fino al Garigliano, e, mostrando foto e video realizzati durante le operazioni, ha affermato che «non ci siamo limitati a fare un controllo di routine, ma abbiamo voluto monitorare dall’alto, attraverso un elicottero, i 122 chilometri di costa; attraverso questo controllo abbiamo potuto registrare un netto miglioramento nella salubrità delle acque, confortati anche dai risultati dell’Arpa e dall’efficienza del sistema dei deputatori». Gli unici problemi emersi, ha sottolineato Cusani, «sono quelli relativi alla foce del Garigliano, con una sola macchia di fioritura di alghe, l’unica registrata durante il monitoraggio, e sulla quale è intervenuta subito la Capitaneria di porto». Quelli della foce del fiume (nelle cui vicinanze, ha ricordato il dirigente della sezione pontina dell’Arpa Lazio, Ennio Zaottini, «vige un divieto di balneabilità»), derivano in particolare «da situazioni provenienti dalla vicina provincia di Caserta, come una discarica che abbiamo prontamente denunciato. L’inquinamento delle acque non conosce confini: per questo, ci siamo già attivati con le competenti istituzioni regionali e provinciali, per porre in essere azioni di contrasto al fenomeno». Il monitoraggio verrà effettuato costantemente e «ogni dieci giorni pubblicheremo foto e video della situazione sui siti internet istituzionali, per informare i cittadini». «L’ultima uscita l’abbiamo effettuata il 18 luglio - ha ricordato Zaottini - ed abbiamo constatato che non vi sono emergenze. Tra il 2007 e il 2008 l’andamento migliorativo delle acque del Golfo di Gaeta è stato costante: non si sono più verificate fioriture algali (le grandi macchie di diverso colore, ndr), provocate da detriti, alghe e muco prodotto da queste ultime». Netti miglioramenti anche per Terracina, dove si stanno svolgendo indagini solo per la presenza di rifiuti urbani, mentre problemi minori si registrano solo per il canale Portatore, che riceve le acque dei canali Pio, Ufente e Amaseno, l’ultimo dei quali fortemente eutrofico e che, trasportando azoto, favorisce la crescita delle alghe». «Teniamo costantemente sotto controllo tutti i depuratori - ha affermato il comandante della Polizia provinciale, Attilio Novelli - anche con ispezioni improvvise. Per Terracina, c’è un indagine in corso sulle chiuse dei canali, che devono essere costantemente sorvegliate, in modo da consentire il deflusso delle sole acque e non dei rifiuti». Novelli ha concluso ricordando che «la sorveglianza aerea si giova dell’ausilio anche dell’Associazione Nazionale Carabinieri che, nelle quotidiane uscite per contrastare fenomeni di incendi boschivi, effettua passaggi sulle coste». Nella prossima settimana, inoltre, saranno resi noti i risultati dei monitoraggi anche per la parte nord del territorio costiero, dal Circeo ai confini con la provincia di Roma.

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