sabato 18 luglio 2009

Il moralismo di Sesa, Carla e Longobardi

Lidano Grassucci

Alla vigilia delle elezioni comunali di Aprilia il candidato vincitore della primarie del Pd, Longobardi, fu raggiunto da un avviso a comparire per la vicenda Aser. La deputata di quel partito, candidata alla provincia come presidente, disse che “sarebbe stato opportuno che Longobardi avesse fatto un passo indietro”. Una sciocchezza giuridica, una stupidità politica, e un colpo al buon senso. Naturalmente Longobardi non si ritirò, le persone oneste non possono farlo, ma alcuni ipermoralisti che sono in servizio permanente effettivo nella sinistra (versione catto-comunista) si defilarono dalla competizione.
Ieri la Digos ha invitato a comparire Carla Amici, la sorella del deputato moralista, che è anche sindaco di Roccagorga. Se usiamo lo stesso criterio “sarebbe opportuno che Carla Amici facesse un passo indietro”. Perché non lo ha detto l’onorevole Amici? La doppia morale leninista?
Non credo, credo che Carla Amici dimostrerà la nettezza del suo operato, come gli altri amministratori coinvolti, credo che lei sia una professionista seria quanto è serio come amministratore Longobardi. Credo che Sesa Amici alla vigilia delle elezioni di Aprilia abbia perso una occasione per tacere.

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