sabato 18 luglio 2009

Piano casa della Regione: dal mare al futuro

Teresa Faticoni
Un vero piano casa che prevede il recupero e il ripristino di aree ambientali e di pregio, l’incremento degli standard urbanistici per tessuti urbani da riqualificare, l’incentivazione nei comuni costieri alla riconversione degli immobili da uso abitativo a strutture turistico-ricettive e la semplificazione delle procedure. Questo e tanto altro è contenuto nella legge regionale “Misure straordinarie per il settore edilizio ed interventi per l’edilizia residenziale pubblica” approvata dalla giunta regionale del Lazio. «Un’opportunità importante per l’economia e un’occasione speciale per il nostro territorio», dichiara Claudio Moscardelli, consigliere regionale del Partito democratico e presidente della commissione urbanistica della Regione Lazio. Proprio nell’organismo consiliare guidato dal leader del centrosinistra pontino ora deve arrivare il provvedimento. E Moscardelli ha in mente grandi idee per un iter di partecipazione: di concerto con la commissione lavori pubblici, il cui presidente è Gianni Carapella e tra i consiglieri annovera anche Di Resta e Del Balzo altri due consiglieri eletti in questo territorio, saranno attivate una serie di audizioni per un confronto con le associazioni in rappresentanza dei Comuni e delle province, con gli ordini professionali, con le associazioni imprenditoriali, con le associazioni ambientaliste prima di essere approvato e trasmesso all’aula perché diventi legge. «Questo pacchetto di misure straordinarie nel settore edilizio è volto a contrastare la crisi economica e a favorire l’adeguamento del patrimonio edilizio esistente alla normativa antisismica, a migliorarne la qualità architettonica e la sostenibilità energetico ambientale, secondo le tecniche e i principi della bioedilizia», aggiunge Moscardelli. In sostanza una polticia mirata all’abitare con un occhio lanciato al futuro delle giovani generazioni, lo sguardo ben fermo nel presente mirando alla valorizzazione dell’esistente, senza mai dimenticare il passato. «Tra le misure, tutte interessanti per il nostro territorio, mi preme segnalare quella per il nostro litorale – sottolinea il presidente della commissione urbanistica -. Sarà possibile, infatti, incentivare la trasformazione del patrimonio edilizio attraverso la demolizione e ricostruzione degli immobili con un incremento di volumetria del 60% a condizione che vi sia il cambio di destinazione d’uso da residenziale a turistico ricettivo». Il discorso parte dalle influenze negative di alcuni insediamenti abitativi abusivi che hanno condizionato negativamente lo sviluppo del litorale da Capoportiere a Foce verde per arrivare al porto turistico visto come un’opportunità, ma che non deve essere dilazionata nel tempo. «Basta un solo mandato per trasformare la nostra marina procedendo alla pedonalizzazione dell’attuale lungomare, con arredi e piantumazione lussureggiante – suggerisce Moscardelli -. La funzione del lungomare attuale deve essere spostata più a monte e precisamente il lungomare bis lungo il canale Mastropietro, già realizzato in gran parte da Foce Verde al Villaggio dei giornalisti, solo da completare. Dal lungomare bis basta prevedere le direttrici penetrazione sino al lungomare attuale con servizi e parcheggi. La fascia compresa tra il lungomare bis e il lungomare attuale deve essere destinata ad alberghi, a impianti di turismo sportivo, al centro congressi e alle strutture termali con annesso parco, incentivando la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente sul lungomare a strutture per servizi di ricezione, commerciali e di intrattenimento». Tutte idee immediatamente cantierabili, perché con la nuova legge regionale consente di programmare un processo di delocalizzazione degli attuali immobili con la demolizione e ricostruzione a monte dell’attuale lungomare. «Si può lavorare in commissione urbanistica - conclude Claudio Moscardelli - a migliorare il testo e a favorire questo processo, con la collaborazione del Comune di Latina, in sede di applicazione della legge e di variazione degli strumenti urbanistici. Come presidente della commissione urbanistica avvierò sul territorio un incontro con ordini professionali, imprese ed operatori turistici per approfondire le tematiche suddette».

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