venerdì 3 luglio 2009

GAETA - In Comune scoppia il caso "buone maniere"

Franco Schiano
Lo scontro verbale avvenuto all'interno della conferenza dei capigruppo del 2 luglio, che ha consigliato al Presidente Magliuzzi a lasciare la seduta, “per evitare che la discussione degenerasse”, non può essere ricondotta ad un semplice – quanto deprecabile – alterco tra esponenti della maggioranza e quelli dell'opposizione. Alla base di tutto ci sono due questioni, la prima riguarda il voto espresso dal Sindaco nel Comitato Portuale del 30, quando, astenendosi invece che votare contro, ha disatteso le indicazioni che gli erano venute all'unanimità (compreso lui stesso) dal massimo consesso cittadino. La seconda, che poi è la principale ragione del surriscaldamento degli animi, sarebbe da ricercasi nella mancata volontà da parte della maggioranza di convocare in tempi brevi un consiglio sul porto commerciale. Dalla discussione sarebbe emersa infatti la volontà da parte dei capigruppo di maggioranza di convocare prima un consiglio sull'AVIR e solo dopo quello sul Porto, chiesto a gran voce da molti consiglieri. Una posposizione che è stata interpretata dalla minoranza come una sorta di mancanza di rispetto alla dignità del Consiglio Comunale già “offeso” dal comportamento del Sindaco in Comitato Portuale. A prima vista il tutto potrebbe sembrare una normale differenza di posizioni tra maggioranza e minoranza. Ma a ben vedere la questione è un po' più complessa. In seno alla maggioranza ci sono diversi maldipancia. I nuovi volumi( silos e capannoni) sul porto commerciale non sono accettati a cuor leggero da tutti. Principalmente – e questo è un concetto che trasversalmente attraversa gran parte del Consiglio – non va giù il fatto che certe decisioni non tengano conto della sovranità dell'assise cittadina. “Il Consiglio Comunale è il centro di tutto – ha detto Valerio Vaudo, presidente della Commissione Cultura e Servizi Sociali – Nulla può essere deciso altrove. Noi in Consiglio ci mettiamo la nostra faccia e la nostra credibilità, a differenza di altri Enti (A.P. ndr) che non hanno volto, ma rispondono solo a logiche economiche ed imprenditoriali. Naturalmente – ha aggiunto Vaudo - io e i miei amici, siamo a favore dello sviluppo del porto commerciale, purchè sia compatibile con le peculiarità turistiche della città. Ne vogliamo discutere subito in Consiglio, da soli e senza estranei. Inoltre - ha concluso – l'Autorità Portuale avrebbe potuto fare di più per Gaeta” Parole chiare che lasciano pochi margini alle interpretazioni. Il comportamento di Raimondi e dell'A.P. non è piaciuto. Sempre a proposito di fibrillazioni nella maggioranza, c'è da segnalare che ieri è saltata, per mancanza di numero legale la Commissione Cultura e Servizi Sociali, presieduta appunto da Vaudo. Non si sono potuti discutere di alcuni importanti argomenti, come il regolamento sulla soglia ISEE, ancora ferma a 3.100 euro, dei Trasporti Scolatici e del Servizio Assistenza domiciliare scaduti da molto tempo e in perenne regime di proroga. Erano presenti, oltre al presidente, solo i Consiglieri Laselva e Rosato, mentre mancavano Cienzo e Fantasia per la maggioranza e Magliozzi e Erbinucci per la minoranza. La conferenza dei capigruppo di lunedì prossimo servirà a capire se le fibrillazioni della maggioranza saranno rientrate o meno.

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