venerdì 3 luglio 2009

TERRACINA - Consiglio comunale, va in scena il solito teatrino

Teresa Faticoni
Dalle 19 (ora di convocazione) alle 2 e 30 del mattino. I consigli comunali di Terracina, anche quando sembra saranno semplici formalità da sbrigare, si risolvono in lunghissime arene di sangue. All’ordine del giorno il regolamento di attuazione dei programmi complessi di iniziativa privata: paroloni per definire i progetti presentati dai privati per la riqualificazione delle aree dismesse in base ai quali vengono distribuite volumetrie di compensazione. Insomma: se un privato vuole riqualificare un’area dimenticata dall’amministrazione questa concede la possibilità di costruirci sopra qualcosa. L’assemblea, come al solito, ha riservato sorprese e boutade. 5 consiglieri comunali di maggioranza (Roberto Bellezza, Domenico Pietricola, Luciano Masella, Biagio Frattarelli ed Edis Mazzucco) non hanno votato per l’approvazione del contestato regolamento. «I quattro, capito anche grazie agli interventi dell’opposizione e a domande specifiche di Mazzucco – dichiara Fulvio Carocci, dell’associazione Terracina Rialzati -, che erano stati presentati degli emendamenti che peggioravano il testo redatto dall’ufficio tecnico del Comune e che sembravano andassero ad incastrarsi perfettamente con qualche progetto già offerto al Comune, hanno chiesto chiarimenti in merito, ma dopo la relazione in aula dell’ufficio tecnico che non ha saputo dimostrare la bontà degli emendamenti presentati dalla maggioranza hanno fatto un passo indietro, si sono astenuti dalla votazione in maniera critica verso l’amministrazione». Ancora polemiche, ancora mal di pancia, ancora gente che ha deciso di non sottomettersi ai diktat politici e amministrativi. «Noi - sottolinea Carocci - che dopo l’approvazione della Tia avevamo esortato i consiglieri del gruppo misto a non limitarsi a seguire tutte le indicazioni del “padrone” ma ad entrare nel merito dei provvedimenti e a votarli con scienza e coscienza non possiamo che rallegrarci di quanto successo, ma non con lo spirito di chi è a priori contro un’amministrazione, bensì con la speranza che qualche membro della maggioranza trovasse il coraggio di pensare alla città e non al clientelismo o agli amici degli amici. Qualcosa si è mosso. Aspettiamo di vedere se questo non è solo un fuoco di paglia». Nardi, evidentemente molto nervoso, non sopporta chi lo attacca e ha inveito contro alcuni consiglieri. È passato senza problemi con la votazione di tutti i presenti il piano delle antenne.

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