venerdì 17 luglio 2009

APRILIA - Multiservizi, la Procura vuol sapere

Daniela Bianconi
Uragano alla Multiservizi. Un ciclone si è abbattuto ieri mattina sulla municipalizzata del comune di Aprilia. A scatenarlo sono stati gli uomini della Digos. Gli agenti, sotto le direttive del vicequestore Michele Viola, accompagnati da un esperto del Ctu di Torino - già impegnato in un'analoga indagine sull'Aser - hanno notificato 22 richieste a comparire nei confronti di direttori generali e consiglieri della Multiservizi. L'inchiesta ha aperto uno squarcio sulla situazione economica disastrata che caratterizza la società pubblica che si occupa di svolgere lavori per conto del comune di Aprilia, come quelli relativi alla manutenzione delle strade, taglio dell'erba e cura dell'area cimeteriale. I rilievi su cui si indaga vanno nel periodo compreso tra il 2003 al 2009, quindi si verificano tutti gli atti compiuti in questo arco di tempo. I rilievi mosi riguardano: il mancato versamento dei contributi assistenziale e previdenziali dell'azienda in danno dell' Inpdap, una voce che pesa per otto milioni e trecento mila euro; false comunicazioni e evasioni fiscale. Su quest'ultimo punto va precisato che la Multiservizi, essendo una municipalizzata, percepisce un contributo dal Comune. Su 23 milioni di euro che la società ha ricevuto dall’amministrazione non sono state pagate nè l'imposta sul valore aggiunto nè l'Irap (si tratterà di accertare se erano dovuti in base alla particolarità di una azienda che sostanzialmente fa capo all’amministrazione stessa). I soggetti che avrebbero subito il danno sono diversi. Per il versamento dei contributi è l'Inpdap, per l'evasione dell'imposta sul valore aggiunto e per l'Irap si tratta dello Stato, mentre per le false comunicazioni si fa riferimento ai danni che ha subito il comune. Ieri mattina la Digos ha provveduto a consegnare i 22 avvisi a comparire davanti al pubblico ministero Raffaella Falcione il 28 e il 29 settembre a persone non solo ad Aprilia, ma anche a Latina. Verranno ascoltati gli amministratori della società: Felice Palumbo, attuale assessore ai trasporti del comune di Latina, Massimo Bortolameotti consigliere provinciale con il Pdl, l'attuale sindaco di Roccagorga Carla Amici, Amedeo Avenale e Palmarino Savini attuali dirigenti della azienda. Per quanto concerne i prime tre si tratta solo coloro che hanno ricoperto il ruolo di guida della multiservizi. Saranno ascoltati anche Ariano Ansini e Riccardo Mignani. Mentre solo per quanto riguarda le false comunicazioni dalla Multiservizi al Comune e per quanto riguarda l'evasione fiscale sono stati invitati a comparire altri tredici amministratori. Si tratta di Giuseppe Siracusa, Gianmatteo Clazzer, Gianfranco Principi, e Orazio Piasentin. Stesso identico provvedimento anche per altri nove persone che hanno lavorato all'interno della municipalizzata. Ma non finisce qui la Digos sta seguendo anche un altro importante filone legato ad alcune assunzioni. L’'organigramma della societàche prevedeva originariamente solo 150 impiegati mentre allo stato attuale ne vanta 250. Secondo gli inquirenti ci sarebbero state assunzioni da verificare con responsabilità da definire caso per caso. Si stanno verificando anche le progressioni di carriera all’interno della società. Si tratta di una prima fase delle indagini .

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