lunedì 29 giugno 2009

Consorzio agrario di Latina, crisi nera

Teresa Faticoni
Bilancio passivo, zero euro in cassa e Consorzio agrario sull’orlo del baratro. La fotografia, a quanto pare molto veritiera, è stata scattata da un volantino che circolava ieri mattina nell’ente di Piccarello. 18 licenziamenti già annunciati, riduzione di metà del numero degli agenti, vendita di metà del patrimonio immobiliare, vendita della sede di via dei Monti Lepini: questi sono solo alcuni degli sfaceli denunciati dal redattore del foglio messo in circolazione nel giorno in cui i delegati dovevano votare per eleggere il nuovo consiglio di amministrazione del Consorzio agrario di Latina. Un modo per denunciare quello che si sa da tempo, ma in pochissimi dicono. Il Consorzio agrario per via di gestioni disinvolte è stato portato a una crisi strutturale difficile da superare per via del rinnovo delle cambiali. Un circolo vizioso che vedeva il Consorzio farsi garante di gente che prendeva i soldi dalle banche con l’idea di metterli a frutto nei campi, ma poi denunciava sempre raccolti andati a male. E le cambiali venivano rinnovate senza mai essere estinte. Un meccanismo nel quale ci rimette il giusto per il peccatore. Che messo in ginocchio l’ente. Che ha mandato a casa i lavoratori. «In qualsiasi azienda del mondo, in presenza di tali disastri, i colpevoli vengono cacciati. Allora cosa aspettiamo?» si chiede in chiusura l’anonimo Pasquino che racconta una amara verità. In soli nove anni, dati alla mano, la direzione di Giannelli e la presidenza di Canciani – naturalmente considerando contesti diversi e situazione internazionale più florida – hanno mandato in fumo i 13 miliardi di lire in cassa lasciati dalle precedenti gestioni. E ora? Il futuro dei 18 licenziati non sarà incerto: i sindacati hanno già individuato strade per una uscita indolore dalla mobilità. Ma il Consorzio in sé è tutto da rivedere. Uno dei pochissimi rimasti in Italia, sopravvissuto al fallimento del Consorzio nazionale, per via della sua floridità. Tutta persa, tutta dissipata.

1 commento:

  1. i sindacati se trovano una soluzione come quella trovata per i dipendenti anzi ex del consorzio agrario di Roma e Frosinone allora poveri loro, visto che ogni anno per la mobilità debbono pietire pensate per una ricollocazione con una legge dello stato mai applicata.

    RispondiElimina