domenica 10 maggio 2009

TV - Anno zero e il non se ne può più dei tanti telespettatori

Sergio Corsetti
Basta. Non se ne può più. Ancora con questa storia di Berlusconi e della moglie. Ieri è stata la volta di Anno zero. La trasmissione di Michele Santoro ha servito lo scoop: ha trasportato armi (3 Tir) e telecamere di fronte l'albergo-ristorante napoletano dove c'è stata la festa incriminata. Addirittura ha "pedinato" la giovane ragazza a scuola con annessa intervista al dirigente scolastico comprendente la domanda capziosa, da premio Pulitzer, sul come può considerarsi brava ragazza una fanciulla che posa in bikini in un book fotografico. Sarebbe ora di dire basta a chi come Michele Santoro di queste cose ci campa alla grande. Basta anche ai tanti politici, ieri c'è caduta pure la Bonino, e ai loro moralismi o finto-moralismi. E vien da chiedersi perché invece di ingolfare la Tv a parlare delle vicendo "amorose" e familiari del Silvio nazionale non si torna ad un sano confronto politico. Se è vero che Berlusconi ha capito come usare lo strumento catodico, l'opposizione deve riscoprire, anche attraverso la Tv, una linea di contatto con i cittadini. Il centrosinistra deve parlare dei loro problemi, farsene carico e dire come risolverli. All'operaio della Ericsson trasferito o licenziato interessa se Silvio si fa le fanciulle? All'informatore della Pfizer che ha perso il posto intessa sapere se Veronica è arrabbiata di suo o se è istigata da Scalfari? Allo studente dal futuro precario interessa sapere della festa mascherata a New York per il compleanno della figlia? I tanti sfollati de L'Aquila staranno dibattendo se ha ragione Silvio o Veronica? Tv e politici tornino a parlare di problemi concreti e non di gossip. Soprattutto quando le trasmissioni vengono pagate con i soldi degli abbonati. Più che libertà di espressione, Anno zero di Santoro mostra un vero e proprio contro-accanimento personale.

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