Sergio Corsetti
Agli amici alpini la cosa non interesserà, oggi è la loro festa, ma scadono i termini di presentazione delle liste elettorali. Tralasciando, per il momento, quelle per l'Europarlamento, sulle candidature al consiglio di Via Costa, il popolo della politica è in fibrillazione. Le ultime ore serviranno a smussare le posizioni più di contrasto e a definire le ultime caselle rimaste libere. Una cosa è certa: da una parte all'altra degli schieramenti emergono problemi. Nel centrodestra è chiusa la lista del Pdl mentre incertezze sussistono ancora per la Lista Cusani. Le difficoltà nascono dal fatto che la lista deve avere il giusto peso specifico per acchiappare consenso e garantire al presidente uscente, Armando Cusani la riconferma, ma allo stesso tempo non deve creare complicazioni ai candidati Pdl in alcuni collegi dall'esito incerto. Anche per il centrosinistra ci sono problemi: Sesa Amici ancora non chiude diverse candidature mentre Memmo Guidi sembra aver difficoltà con Rifondazione comunista per il collegio di Terracina. Comunque vada, perché è indubbio che le liste oggi ci saranno, la politica non è questa. Non si può votare un anno sì e l'altro pure. I protagonisti, così, sono impegnati sempre nella ricerca del consenso. Invece la politica ha i suoi tempi. Deve esserci un tempo per la campagna elettorale, per le votazioni e per le scelte. E deve esserci un tempo, notevolmente più lungo, per l’amministrazione. Altrimenti il sistema non funziona, si blocca. Altrimenti si arriva, come ora, alle elezioni permanenti forma degenerata del sistema democratico. Allora una soluzione semplice? Istituire sistemi elettorali simili per gli enti locali (Comune, Provincia e Regione) e, soprattutto, accorpando le tornate elettorali. Lasciano, però, la questione ai professionisti della politica. Ci scuseranno, i politicanti, se noi per due giorni stiamo in festa con gli alpini, le penne nere.
domenica 10 maggio 2009
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