giovedì 21 maggio 2009

LA FORMICA ATOMICA - Più civette per tutti

Sergio Corsetti
Le chiamano civette. Non sono ragazze che vogliono mettersi in mostra facendo le antipatiche né tantomeno quegli splendidi rapaci notturni ai quali la credenza popolare assegna poteri jettatori. A Bassiano, così come in tutte le realtà dove si vota, pensano: "Ma se noi del centrosinistra prendiamo 800 voti su 1.100 perché dovremmo accontentarci di otto consiglieri?". Meglio creare un'altra coalizione così prendiamo anche i seggi che spettano alla minoranza. Otto li prende la maggioranza almeno un altro, se non due, la civetta ed ecco che il consiglio è blindato. Ecco cos'è il ricorso alla lista civetta spiegato in parole povere. Un escamotage per aggirare le regole elettorali. Come al solito in Italia fatta la legge trovato l'inganno. Un meccanismo che viene utilizzato per tutte le competizioni in cui i seggi si assegnano con il sistema elettorale maggioritario. Politicamente il ragionamento non fa una grinza. L'obiettivo è quello di massimizzare i seggi e ogni strumento è buono. Partendo dalla massima andreottiana che "a pensar male si compie peccato ma spesso ci si azzecca" un dubbio sorge spontaneo. Ma le liti tra Fazzone Cusani e compagnia cantante con Ciarrapico, Conte e Macci sono vere o rappresentano il ricorso alle liste civetta per massimizzare il risultato? Non è che, al di là delle scarse simpatie tra i protagonisti, ci sia un accordo a monte? Perché evidentemente il numero di seggi che verranno conquistati da Nuova area, uno-due-tre- non conta, comunque andrà a rafforzare nel consiglio di via Costa l'area di centro destra. Se Cusani saprà o vorrà ricucire lo strappo avrà in consiglio provinciale oltre ai diciotto rappresentanti che gli spettano, dandolo come sicuro vincitore, anche quelli della lista civetta. Macci, Conte e Ciarrapico civette: roba da non crederci.

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