giovedì 21 maggio 2009

CULTURA - Purificato, il tratto del maestro

Maria Corsetti

Quell’angolo di Latina dimenticato: la pinacoteca civica del Palazzo della Cultura. Un luogo poco frequentato dagli stessi artisti, quasi sconosciuto alla cittadinanza, eppure è in pieno centro e l’ingresso è gratuito. Una galleria che in questi giorni, esattamente fino al 7 giugno, ospita una notevole mostra di Domenico Purificato, uno dei maestri del ‘900 italiano e un vanto della provincia pontina visto che era nato a Fondi. Ad organizzare la mostra antologica “25 anni dopo” i figli di Purificato, Pino e Teresa. A condividere il progetto l’assessore alla cultura del Comune di Latina, Bruno Creo. Le tele sono splendide, non è necessario conoscere a fondo l’arte per apprezzare i tratti e i colori di un mondo sognante racchiuso in un mondo che cambiava velocemente e che pure aveva la capacità di fermarsi a guardare, a scavare nel profondo degli sguardi e dei gesti. Ci sono i volti degli italiani del secolo scorso in quei dipinti, volti presi in momenti di intimità, quando la vita si concede una pausa e gli occhi immaginano l’infinito. C’è anche tanto mondo animale, ritratto nella sua eleganza, nel volo dei gabbiani, nelle movenze dei cavalli, nella tenerezza di un gattino. I paesaggi salutano un’epoca che tramonta, dietro quelle case tratteggiate all’orizzonte si intuisce l’attimo che sta per finire. Domenico Purificato è stato un artista dalla formazione anomala per certi versi - liceo classico, facoltà di giurisprudenza i suoi studi – ma probabilmente è stato questo percorso a permettergli quelle intuizioni che oggi possiamo ammirare con un senso indefinito di nostalgia.

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