martedì 28 aprile 2009

TERRACINA - Guerra sugli arenili, Nardi si giustifica

Francesco Avena
È polemica aperta sull’affidamento a privati dei tratti di spiaggia in concessione al Comune. Dopo la notizia dell’apertura di un bando di gara per consegnare a privati gli arenili, fino alla scorsa estate gestiti direttamente dal Comune, si è sollevato un vespaio di polemiche. Ieri l’intervento di Lucia Berti, dell’associazione Città partecipata. «Tra una crisi e l’altra il sindaco Nardi, pur sostituendo deleghe e assessori, continua ad amministrare in assenza totale di progettualità attuando una politica sempre più scellerata della cosa pubblica. Le spiagge ne sono l’ultima prova. L’amministrazione nonostante abbia avuto tutto il tempo necessario, a partire da fine stagione 2008, per trovare le adeguate modalità della gestione diretta, ha perso del tempo nel suo stato di crisi permanente riducendosi ad affrontare la questione arenili solo a ridosso della stagione estiva 2009». Cosa che costringe tutti ad agire di fretta, visto che l’estate è alle porte. Non si è fatta attendere la replica del sindaco Stefano Nardi. «Il Comune di Terracina rimane titolare delle concessioni e non c’è nessuna privatizzazione dei tratti di arenile oggi messi a bando. Le condizioni economiche del Comune ci impongono scelte oculate. Non possiamo più assumere direttamente il personale per la gestione degli arenili né garantire i costosi servizi essenziali (assistenza ai bagnanti, ecc.)». In altre parole, senza le disponibilità in cassa, il servizio ai cittadini non si può più offrire come negli anni passati. La concessione resta del Comune che continuerà a pagare le spese demaniali, mentre la gestione passerà a chi si aggiudicherà la gara, sborsando cifre a cinque zeri proprio alla tesoreria municipale. «È probabile che i residenti – incalza la Berti - possano essere sfavoriti nell’affitto dell’ombrellone e nella fruizione di altri servizi nelle spiagge attrezzate, a differenza di quanto avveniva nelle stagioni scorse. L’amministrazione pur prevedendo nel bando un prezzo agevolato per i residenti (per un ombrellone e due sdraio circa 400 euro stagionali), non stabilisce criteri per garantirli rispetto al turista. Per questa grave assenza regolamentare, è chiaro che per il gestore privato sarebbe più conveniente assegnare il posto ombrellone ad un non residente per ricavarne maggior profitto». Anche su questo punto la risposta del sindaco Nardi. «Il bando prevede agevolazioni di punteggio per il concorrente che praticherà le tariffe più convenienti per residenti e invalidi».

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