martedì 28 aprile 2009

SABAUDIA - Sindaco, già 4 gli aspiranti

Antonio Picano
Clima finalmente sereno (almeno all’apparenza) tra Alleanza Nazionale e Forza Italia, dopo l’accordo siglato Fazzone-Fabio Bianchi, che ha portato all’investitura ufficiale di Maurizio Lucci a candidato a sindaco di Sabaudia con i colori del Popolo della Libertà, dopo mesi e mesi di duello con Giovanni Secci. Atmosfera distesa e goliardica, affermano i presenti, nella serata di lunedì ai tavoli del noto ristorante del Lungomare Pontino, scelto dai protagonisti per santificare la ritrovata compattezza. Ma si sa che spesso dissapori e malumori trovano ben poco spazio davanti ad un bel piatto di spaghetti, diluendosi tra i fumi del gusto e dell’allegria indotta. Archiviati i brindisi, al partito unico di centrodestra toccherà ora inserire i tasselli giusti nella lista elettorale e nel mosaico della squadra di governo, sempreché la cittadinanza confermerà il trend di consensi registrato nelle ultime consultazioni amministrative. Se i finiani hanno incamerato la candidatura alla carica più prestigiosa, gli azzurri non sono certo rimasti a bocca asciutta. A loro, secondo il patto avallato dai vertici provinciali, oltre al lancio di Secci nella competizione per la Provincia, spetteranno in dote 12 o 13 nomi nell’elenco elettorale (comprensivi anche di un paio al massimo d’estrazione Dca e “cespugli” vari), il vice sindaco, il rappresentante nel Cda del Parco e la maggioranza degli assessorati. Si parla di 4 alla corrente berlusconiana, 2 ad An e di uno a disposizione dell’Udc, prossimo ad entrare nella coalizione, così come una prevista lista di sostegno al primo cittadino. Mentre ancora incerto appare il ruolo che andranno ad assumere i Popolari Liberali di Rosato Giulianelli che ieri sera a Terracina hanno ricevuto la visita del leader nazionale Carlo Giovanardi e che già oggi potrebbero sciogliere la riserva. Con il decollo di Lucci, son già quattro ad oggi i pretendenti alla guida della futura amministrazione: Franco Brugnola (Pd), Luciano Sangugni (Progetto per Sabaudia) e Alberto Lattuille (Italia Condivisa). Non pervenute ancora, invece, le intenzioni di Nuova Area per il Pdl di Salvatore Schintu e di Forza Sabaudia, ramo del Coordinamento delle Attività Produttive, rimaste nell’attesa speranzosa che gli sviluppi della querelle Lucci-Secci conducessero ad una frantumazione del maggiore partito di centrodestra. In realtà, visto che almeno formalmente An e Forza Italia ne sono venute fuori con reciproca soddisfazione, starebbero accelerando sulla strada di una intesa per non consentire al Pdl, elettoralmente parlando, di far terra bruciata attorno a sé. In caso positivo, il candidato a sindaco potrebbe andare in quota al raggruppamento degli imprenditori che all’uopo avrebbero già pronto un ampio ventaglio di nomi. Da decifrare, infine, le mosse del “Movimento Per la Nostra Terra” di Enrico Gambacurta e Piero Giuliani.

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