lunedì 27 aprile 2009

LA FORMICA ATOMICA - Rintronati, tronati & co. No capacità? No voto

Sergio Corsetti
Di nuovo elezioni, tocca a provinciali ed europee. Con la formalizzazione delle candidature ormai alle porte cominciano a conoscersi i nomi dei soliti noti (le cariatidi) o anche degli illustri sconosciuti (i tronisti) che verranno lanciati nell'agone politico. Iva Zanicchi, eletta la scorsa legislatura al Parlamento europeo, non deve aver insegnato nulla. Non è stata sufficiente a far capire ai nostri signori delle liste che sarebbe l'ora di puntare sul concreto, su chi ha gli strumenti giusti e sa fare politica, oltre ad aver voglia e tempo di farla. Ma, ancora una volta, i desideri di avere una classe dirigente preparata e affidabile sembrano già svaniti. Tra i candidati rigorosamente selezionati dai vertici: un portiere del Milan per Firenze, una hostess dell’Alitalia per Di Pietro, una ex grande fratello per Berlusconi, un volto del tg1 per il Pd e una tronista per il consiglio di Sabaudia. Il cittadino elettore dovrebbe cominciare ad essere più esigente. Dovrebbe pretendere dai candidati la dimostrazione di avere le capacità per il ruolo. Una preparazione specifica in campo politico-amministrativo e delle idee "cantierabili" in tempi certi. Anche perché, un amministratore di condominio può essere scelto sulla base dei film che ha girato o dalle trasmissioni televisive alle quali ha preso parte? Se per un qualsiasi lavoro servono dei titoli e una preparazione professionale perché per le cariche istituzionali si può improvvisare? Tanto varrebbe, allora, puntare sul sorteggio. Nomina assegnata dall'alea, di breve durata e con la possibilità di rinunciare. Dietro la provocazione si nasconde tutta la sfiducia per la classe politica. Non ne abbia la tronista Alessandra Pierelli candidata per Insieme per Sabaudia ma oltre una bella bella faccia, un bel portamento, una bella presenza televisiva ci vuol di più. Si fa presto a dire sì a una candidatura; più difficile chiedersi che cosa si può dare per la comunità. Solo se tutti facessero così, potremmo liberarci di tronisti, rintronati and co. Nel caso in cui l'elettore sovrano lo voglia, ovviamente.

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