martedì 28 aprile 2009

CULTURA - De Sio, tragicomica Mrs. Robinson

Luisa Guarino
Alcol, sesso, sigarette: Mrs. Robinson usa questi tre ingredienti per bilanciare un’esistenza piatta e fatta di apparenza, con un marito mai amato e sposato solo perché incinta, e una figlia che le è del tutto indifferente. Fa quasi tenerezza nel suo sgangherato comportamento, la protagonista di “Il laureato”, in scena al D’Annunzio di Latina lunedì e ieri sera: una sempre affascinante Giuliana De Sio in un ruolo pieno di ironia e cinismo, scandito da sonore risate, che strappa più di un sorriso agli spettatori. Il testo, trasformato da film cult in simpatica commedia, perde un po’ rispetto all’originale in incisività e critica dei costumi sociali e sessuali alla fine degli anni ’60 in America, così come lo stesso ruolo della protagonista è sicuramente molto meno drammatico rispetto a quello interpretato nel 1967 (oltre quarant’anni fa) da Anne Bancroft nel celebre film di Mike Nichols, a sua volta adattato da Terry Johnson e tratto dal romanzo di Charles Webb. Nella traduzione di Antonia Brancati e Francesco Bellomo, lo spettacolo è diretto da Teodoro Cassano ed è prodotto da Francesco Bellomo e The Dreamers Productions; scene, molto eleganti e funzionali, con soluzioni particolarmente efficaci, di Carmelo Giammello; costumi di Teresa Acone; light designer Stefano Pirandello (che regala tra l’altro una magica chiusura del primo atto in violetto sulle note di The sound of silence”). A questo proposito, appare perfino superfluo sottolineare la validità della colonna sonora della pièce, curata da Renato Giordano, con i brani più belli del film, composti ed eseguiti da Simon & Garfunkel, una vera leggenda.
Nei panni di Benamin Braddock, il laureato del titolo, simpatico e disorientato, il giovane e bravo Giulio Forges Davanzati tiene egregiamente testa alla De Sio. La vicenda portante della commedia ruota intorno alla loro relazione, che si consuma in una stanza d’albergo dove non mancano battute e gag; intorno ai due un gruppo di attori molto azzeccati, che strillano, parlano, costantemente esagitati: gli attori Antonio Petrocelli, Luigi Di Fiore, Valentina Cenni, Giulia Weber, Paolo Gattini, Adriana Fortunato. Il linguaggio è molto più esplicito e libero rispetto a quello della viziata middle upper class americana dell’epoca: ma questo è un segno inequivocabile della contemporaneità, così come i parecchi centimetri di pelle scoperti in più di Mrs. Robinson (a proposito, che fastidio sentirla chiamare ‘signora Robinson’).
“Il laureato” conclude la stagione di prosa 2008-2009.

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