Silvia Petrianni
Cinque anni del giornale. Maria Corsetti mi dice “Sei l’ultima ruota del carro” (ha utilizzato forse il mio linguaggio per dire che sono l’ultimo acquisto…devo essere molto antipatica) e mi ha assegnato il compito di scrivere le mie impressioni rispetto alla redazione del Nuovo Territorio. Allora eccomi qui. L’altra notte mi sono svegliata di soprassalto. Avevo fatto un incubo: il mio direttore aveva deciso di far costruire la centrale nucleare in cui lui, come avrete letto nei giorni scorsi, crede così tanto, proprio sotto la finestra del suo ufficio e proprio nella sua stanza aveva fatto collocare tutti i tasti di controllo di questa benedetta centrale. C’è da dire che io sono assolutamente contraria al nucleare, anzi è una cosa che mi terrorizza. E nell’incubo accade appunto quello che io temo. Qualcosa non funziona. Nell’ufficio del direttore tutti quei tasti di controllo iniziano a lampeggiare. Sta per accadere qualcosa di irrimediabile. Fortunatamente mi sveglio. Cosa avrà voluto significare? Beh! Fate un po’ voi ma la prima cosa che ho capito quando sono arrivata è che se il mio direttore è a favore o contro il nucleare e la mia idea è esattamente opposta alla sua io qui posso esprimerla ugualmente.
lunedì 9 marzo 2009
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