venerdì 13 marzo 2009

TERRACINA - Masci contro tutti: atti concreti o via Nardi

Francesco Avena
In un mese o si vedono atti concreti per migliorare la gestione della città, oppure sarebbe opportuno lasciarsi l’esperienza del governo Nardi alle spalle e azzerare tutto. Giuliano Masci esce allo scoperto con un ultimatum al sindaco Nardi e al resto dell’amministrazione. Dice di «essere d’accordo con il segretario provinciale di Forza Italia Fazzone quando afferma che bisogna cambiare rotta». Dichiara di «non pensare alle dimissioni, ma dopo di chiudere con la politica dopo questa legislatura». Il vicesindaco si è difeso in merito alle inchieste che lo vedono indagato. Il 19 marzo sarà dal pm Giuseppe Miliano per deporre sullo scandalo «easy park», per cui gli era stato notificato un avviso di garanzia nel 2007. «Possibile che con assessori, sindaco, consiglieri comunali, tutte le colpe possano ricadere su di me?» Si sente un capro espiatorio il vicesindaco, accusato «ingiustamente» anche in merito a delibere collegiali. Capitolo assunzioni interinali. «La delibera con cui si procedeva alle assunzioni – ha detto Masci – è posteriore la data delle elezioni». Con questo nega che ci siano state irregolarità nei tempi in cui si era passati ad assumere nel 2006, periodo su cui indaga la Procura. «E poi quelle assunzioni sono state segnalate da tutti: consiglieri assessori e sindaco». Questione alloggi: «La giunta Nardi ha approvato un regolamento per chiarire come usufruire di alloggi comunali. Nel 2007 abbiamo rinunciato ad affitti e graduatorie per i costi insostenibili che si erano creati. Si è deciso di assegnare un contributo a chi disponesse dei requisiti idonei. Se il Comune avesse voluto guadagnarci, non avrebbe mantenuto il servizio degli alloggi?» Il ragionamento non fa una piega. Ma quattro inchieste in un solo Comune, compresa quella sugli appalti su cui indagano le fiamme gialle, sono pur sempre una preoccupazione vissuta dai cittadini. Un senso di sfiducia nei confronti dei politici che Masci «sente di condividere». Chiaro il suo ultimatum a Nardi: un mese di tempo per salvare credibilità e dignità, altrimenti meglio farsi da parte. Masci non ha negato infine la presenza «di investimenti anche sospetti tra le attività commerciali». Giovedì sera una riunione di maggioranza ha prodotto una pace apparente tra repubblicani, An, FI e Gruppo Misto. Pronte le dimissioni dell’assessore ai parchi Gianni D’Amico.

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