venerdì 13 marzo 2009

Latte di Bufala, la Regione Lazio fa il reset del comparto

Teresa Faticoni
Un passo avanti per uscire dalla crisi nel settore bufalino è stato compiuto ieri in Regione Lazio. Dopo una serie di rinvii finalmente si è riunito il tavolo di concertazione sul prezzo del latte di bufala convocato dall’assessore all’agricoltura della regione Lazio Daniela Valentini. La questione, che coinvolge le Regioni Lazio e Campania, era esplosa in questa provincia quando gli allevatori della valle dell’Amaseno avevano protestato a Pontinia davanti al caseificio Francia contro i ribassi del prezzo del latte di bufala. In quella occasione Francia aveva dichiarato di avere due milioni di prodotto non lavorato stoccato in una cella frigorifera. Il mercato ha subito una drastica riduzione delle vendite in conseguenza dello scandalo della diossina dello scorso anno, che era nato e circoscritto in Campania, ma aveva ingiustificatamente investito anche la nostra provincia proprio per via della partecipazione al dop della mozzarella di bufala campana. Da queste parti la diossina non si è mai vista, ma si sa che quando si urla un allarme, soprattutto in campo alimentare, è facile e drammatico mettere in ginocchio un settore. Vedi i polli alla diossina, vedi l’influenza aviaria, la mucca pazza, la lingua blu. Di fatto nonostante l’accumulo di materie prime, Francia ha sempre continuato a ritirare il latte e a pagarlo a trenta giorni. Gli allevatori di bufale che avevano manifestato, infatti, non erano conferitori di Francia, ma mettevano in atto la protesta contro i ribassi effettuati dal caseificio che a loro dire aveva in qualche modo condizionato il mercato giocando al ribasso. Quei prezzi non coprivano i costi di produzione, sostenevano gli allevatori. Un cane che si morde la coda, dunque, a meno di un intervento esterno a resettare il comparto. L’intervento è arrivato dalla Regione. «L’impegno della Regione Lazio ad affrontare l’emergenza del settore bufalino ha portato a predisporre in breve tempo la delibera per la dichiarazione della crisi di mercato e a ottenere la piena disponibilità del ministro Zaia ad avviare, di concerto con la Regione Campania e il consorzio della mozzarella di bufala Dop, il piano di ritiro del latte in eccesso con l’obiettivo di liberare il mercato e ridare nuovo ossigeno alle nostre aziende. Importanti passi avanti che hanno permesso a tutti i caseifici, oggi presenti al tavolo, di mostrare disponibilità a rivedere il prezzo del latte per i mesi estivi», ha dichiarato l’assessore Valentini, a margine del vertice. Alla riunione erano presenti gli esponenti di Cia, Coldiretti, Confagricoltura, del mondo della cooperazione, i sindaci dei comuni interessati, gli assessori provinciali di Latina e Frosinone e i caseifici. Una moderata soddisfazione da parte di tutti i convenuti è stata espressa alla fine della riunione capitolina, ma le carte devono ancora passare al vaglio del ministero. «Un segnale importante – ha affermato l’assessore - che dai caseifici giunge agli allevatori in difficoltà per la crisi del comparto bufalino e che ci consente di andare avanti con maggior ottimismo per uscire dall’emergenza». Proprio per trovare soluzioni immediate è stato già fissato per martedì prossimo un tavolo tecnico con il ministro per studiare nel dettaglio procedure e strategie. «Sono molto soddisfatta di questo incontro – conclude la Valentini - perché frutto di un lavoro fatto insieme ai sindaci, alle organizzazioni agricole, il mondo della cooperazione grazie ai quali sono stati coinvolti anche i vertici nazionali. Questo dimostra come la concertazione sia fondamentale per affrontare la grave crisi economica che stiamo vivendo». Alla conclusione del tavolo, l’assessore ha annunciato un pacchetto anticrisi a favore delle aziende agroalimentari del Lazio i cui dettagli saranno resi noti nei prossimi giorni.

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