giovedì 12 marzo 2009

TERRACINA - La FInanza setaccia le gare d'appalto

Francesco Avena
Aggiudicazioni di gare d’appalto e assegnazioni di lavoro a imprese tramite gara a trattativa privata. Di questo si occupano da alcuni giorni le fiamme gialle di Terracina su predisposizione della Procura della Repubblica. I finanzieri del tenente Giuseppe Riccio hanno richiesto agli uffici comunali tutta la documentazione relativa alle gare d’appalto svoltesi dal 2005 a oggi. Questo filone d’indagine, che per adesso non rientra in quello più corposo su cui lavorano ormai da tre settimane i carabinieri dopo la morte del segretario generale Marino Martino, apre un nuovo scenario sulla gestione pubblica del Comune di Terracina. Come è possibile immaginare, l’azione dei finanzieri sarà lunga e meticolosa. Sarà un’ampia analisi su faldoni di carte che gradualmente gli uffici comunali stanno fornendo agli inquirenti dopo la richiesta inoltrata nei giorni scorsi. Gli uomini del tenente Riccio avranno il compito di accertare che tutte le aggiudicazioni di gare d’appalto da cinque anni a questa parte siano state effettuate seguendo criteri e modalità regolari. Uno studio che andrà avanti, si presume, per giorni, anche perché i documenti richiesti spazierebbero su tutti i settori della pubblica amministrazione in cui rientrano gare d’appalto e affidamento di lavori a ditte esterne. Mentre sull’altro versante, quello delle indagini relative ai tre filoni d’inchiesta su cui operano i carabinieri del capitano Alessandro Giordano Atti, interrogatori e vaglio dei documenti procedono di pari passo. Non trapelano informazioni su chi verrà ascoltato ancora in questi giorni. Sotto il controllo dei militari tuttavia è sempre il filone inerente assunzioni e spese per il personale interinale. I collegamenti con l’agenzia interinale GeVi Spa restano in queste ore sotto la lente d’ingrandimento dei carabinieri. I sequestri di documenti anche nella sede di Fondi della GeVi, oltre che nelle sedi di Roma e Napoli, hanno fornito agli inquirenti nuova e dettagliata documentazione su cui lavorare. In particolare è sul materiale prelevato dalla GeVi di Fondi che i carabinieri pare stiano impegnando tempo e fatica, in un’opera meticolosa di analisi delle carte. Molti gli atti già depositati dai carabinieri in Procura. I magistrati cui sono stati affidati gli incarichi di condurre le indagini, Luigia Spinelli e Chiara Riva, dimostrano di voler andare fino in fondo per capire quanto di accertabile ci sia nelle accuse di reato contro la pubblica amministrazione al momento contestate a tutti e sette gli indagati, il vicesindaco, il dirigente dell’ufficio ragioneria, e cinque impiegati comunali. Assunzioni di personale interinale che hanno fatto discutere, scandalo easy park e questione alloggi. Le tre inchieste hanno monopolizzato la cronaca locale dalla morte del segretario generale Martino, il 21 febbraio scorso, a oggi. L’azione della guardia di finanza, aggiuntasi negli ultimi giorni a quella dei carabinieri, potrebbe inserirsi nel filone principale d’indagine e condurre a nuovi e importanti risvolti. Resta difficile prevedere fin dove si spingeranno le ricerche degli inquirenti.

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