giovedì 12 marzo 2009

I manager e la Patria

Lidano Grassucci
Ho problemi con i manager, nel senso che li trovo persone che “spiegano” le cose che gli altri fanno. Le spiegano. Le condiscono, tanto rischiano gli altri, solo gli altri. Ieri la manager della Asl la signora Ilde Coiro ha scoperto che gli alpini del raduno sono di più di 200 mila. E si è sorpresa. Mi domando, ma dove vivono i manager? C’è un paese, managerilandia, dove tornano dopo gli orari d’ufficio? Un paese dove mettono i cervelli a riposo?
Perché tutti gli italiani, e pare siamo 60 milioni, sanno che il raduno nazionale degli alpini è un evento da 300/400 mila persone, e questo da 30 anni, e questo ogni anno. Basta digitare su Google le parole “raduno alpini” e ci sono le cifre. Credo che a managerilandia ste cose non si usano. I manager sanno sempre tutto, sanno di vita, sono i mortali (i non manager) che vivono nell’ignoranza. Non hanno bisogno di guardarsi in giro.
A Latina arriveranno tanti alpini, si divertiranno e tanto. Lo faranno perché sono gente pratica, perchè si autorganizzano. Fortunatamente la gente delle nostre montagne non ha mai avuto bisogno di manager. Del resto c’è un vecchio adagio: “chi fa da sé fa per tre”.
Gli alpini faranno da se, e alla Asl pensavano che sarebbe stata una piccola adunata di boy scout. Servirebbe anche qualche passo di Storia Patria, ma non si insegna più ed è un peccato.
Naturalmente queste cose non le racconteremo agli alpini potrebbero offendersi perché per questa Patria ci hanno messo il sangue. Forse l’Italia non merita gli alpini, mi correggo i manager non meritano gli alpini.

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