martedì 31 marzo 2009

Teatro - Sentieri d’ascolto, entra la Fondazione

Luisa Guarino
Ogni volta che a Latina torna la rassegna di teatro sperimentale “Sentieri d’ascolto”, è come se la scena tirasse un respiro di sollievo: quelle poche rappresentazioni permettono agli appassionati e a tutti gli spettatori che amano vedere cose nuove e confrontarsi con la drammaturgia contemporanea, di non soffrire di complessi d’inferiorità rispetto a chi abita nelle grandi città. Merito di Atcl, Associazione teatrale fra i comuni del Lazio che ha alle spalle venticinque anni di attività, assessorato alla cultura della Regione Lazio, assessorato alla cultura del Comune di Latina, e da quest’anno della Fondazione Palazzo della cultura del capoluogo. Con una sorta di festival concentrato, gli spazi del Palacultura ospiteranno da oggi a sabato 4 aprile non solo spettacoli ma anche incontri e proiezioni. L’iniziativa, che a Latina è stata intitolata “La scena obliqua” (Sentieri d’ascolto, lo ricordiamo, si concentra nei quattro capoluoghi di provincia del Lazio), è stata presentata ieri mattina nei locali della pinacoteca comunale alla presenza dell’assessore alla cultura del Comune Bruno Creo, del presidente della Fondazione Palazzo della cultura Maurizio Galardo, dell’assessore regionale alla cultura Giulia Rodano, del presidente dell’Atcl Alessandro Berdini, e del suo direttore Luca Fornari. “Questo momento rappresenta una crescita per tutti - ha sottolineato il presidente della Fondazione Galardo - anche grazie al coinvolgimento delle scuole, per concorrere alla modernizzazione delle proposte. Con oggi s’inaugura un altro percorso, che completa il cartellone unico realizzato quest’anno con Fascino Latina per l’intera programmazione del Palazzo della cultura”. A sua volta l’assessore Creo, esprimendo la sua soddisfazione per la bella e importante rassegna, ha colto l’occasione per chiedere all’assessore Rodano maggiore attenzione per il sistema museale di Latina “non solo dal punto di vista finanziario ma soprattutto della visibilità”. Una sollecitazione che l’assessore ha mostrato di cogliere con prontezza, “purché le strutture rispondano agli standard previsti. Latina è inserita nel sistema bibliotecario regionale ma non ancora in quello museale: occorrerà far crescere la sinergia”. Per quanto riguarda “Sentieri d’ascolto” a Latina, Rodano ha posto in rilievo “la formazione del pubblico: instaureremo un rapporto, che spero sia molto fecondo, con gli studenti. Punteremo sulla scena innovativa, portando sul palcoscenico il teatro di sperimentazione, ovvero testi e adattamenti basati su nuovi linguaggi, nuove sfide artistiche”. A “La scena obliqua” hanno aderito sette istituti superiori del capoluogo: Liceo pedagogico Manzoni, Istituto per l’agricoltura San Benedetto, Istituto professionale Einaudi, Istituto tecnico industriale Marconi, Liceo classico Alighieri, Liceo politecnico Sani-Salvemini, Liceo scientifico Majorana. Nel mese di marzo gli studenti di queste scuole sono stati coinvolti in incontri propedeutici sulla storia della sperimentazione teatrale in Italia dagli anni ’60 in poi, curati dai critici Luca Archibugi, Paolo Fallai, Attilio Scarpellini. Da mercoledì 1° aprile a sabato 4, ogni sera alle 21, prima al D’Annunzio e poi al Cafaro sarà possibile assistere alle rappresentazioni di quattro fra le compagnie più rappresentative della scena italiana: Katzenmacher di Alfonso Santagata con “Animenere”, Teatro delle Albe di Marco Martinelli con “La canzone degli fp e degli im”, Club Teatro-Remondi&Caporossi con “Sotto l’ombrello, accanto al bastone”, Atir di Serena Sinigaglia con “Natura morta in un fosso”. Il biglietto costa 7 euro, carta speciale per i quattro spettacoli 12 euro (info: botteghino tel. 0773.652642).
Gli spettacoli proposti saranno introdotti dallo scrittore e critico Franco Cordelli oggi alle 11 al teatro Cafaro, con ingresso libero. Inoltre da domani al 4 aprile, nella sala conferenze del Palacultura e sempre con ingresso libero, dalle 17 alle 20 ci saranno delle proiezioni video sugli spettacoli delle compagnie che hanno fatto la storia del teatro d’innovazione in Italia: da Carmelo Bene a Leo De Berardinis, a Giorgio Barberi Squarotti, ai Magazzini Criminali, alla Societas Raffaello Sanzio. Si tratta di vere e proprie chicche, davvero per intenditori, “materiali unici”, ha precisato Berdini.

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