martedì 17 marzo 2009

SABAUDIA - Politica sottotraccia

Antonio Picano
Bocche cucite a Sabaudia nell’area Popolo della Libertà fino al prossimo 29 marzo. In attesa dell’assemblea costituente che sancirà la cancellazione di Forza Italia, Alleanza Nazionale e degli altri partiti minori e la nascita ufficiale del grande contenitore del centrodestra, già presentato con grande successo, in versione cartello elettorale, nelle consultazioni dello scorso anno per il rinnovo del Parlamento Italiano. Ma questo non esclude che, a due mesi e spiccioli dalle elezioni amministrative, già da un bel pezzo in camera caritatis si parli di candidature, di liste, di programmi e forse anche di assessorati e cariche varie, che qualcuno avrebbe già richiesto per grazia ricevuta, senza cioè sottoporsi al consenso della cittadinanza. Si continua tuttavia a navigare nella logica delle distinte anime, ancora restie ad uniformarsi, che albergano all’interno del maxi partito e che ancora a lungo resteranno tali. D’altronde, almeno per gli uomini di An, passati dall’Msi alla svolta di Fiuggi, da Michelini, ad Almirante, a Fini, difficile dimenticare sessant’anni di storia. Intanto riunioni si susseguono a ritmo serrato, mentre come funghi nascono associazioni e movimenti alla ricerca di visibilità e rappresentatività nella prossima Amministrazione, magnificando i numeri di un seguito tutto da verificare. Per la candidatura a sindaco, in casa Pdl, in pole position resta sempre Maurizio Lucci, malgrado qualcuno in casa azzurra speri e spinga ancora per Giovanni Secci. Un Pdl nel quale dovrebbero entrare, oltre ad esponenti di An e Forza Italia, gli Indipendenti per il Pdl di Luca Mignacca, la Democrazia Cristiana per le Autonomie di Antonio Ciriello, Azione Sociale di Alessandra Mussolini e i Popolari Liberali di Rosato Giulianelli, anche se non appare peregrina l’idea che questi ultimi possano dar vita ad formazione tutta propria di coalizione. In allestimento, inoltre, una lista d’appoggio al sindaco. Mentre resta ancora da vedere dove andrà a posizionarsi il gruppo di “Forza Sabaudia”, creato dal Coordinamento Attività Produttiva. Sempre nel campo del centrodestra, restano ancora un’incognita le mosse di Salvatore Schintu. Sfumato l’accordo trasversale con Antonio De Angelis, tornato nel grembo del Pd, l’ex primo cittadino sembrerebbe essersi avvicinato alle posizioni di Conte e Ciarrapico, anche se non c’è certezza di una sua discesa in campo in prima persona. E tutto da decidere anche per quel che concerne l’Udc di Nicola e Renato Bianchi. Senza dimenticare La Destra e la Lega Nord Lazio che da qualche giorno ha fatto il suo ingresso sulla scena politica della città . Situazione più definita nel centrosinistra. Il Partito Democratico ha già da qualche mese designato, senza il ricorso alle primarie, il proprio candidato a sindaco individuato nella figura di Franco Brugnola, molto attivo in queste ultime settimane con le sue proposte sul fronte della sanità e delle politiche sociali. Così come il Pse che ha consegnato i propri simboli all’ex Udeur Luciano Sanguigni. In pista tornerà anche Alberto Lattuille, già candidato a sindaco nel 2007 per l’Italia dei Valori, che correrà da solo con una lista autonoma. Un dato è sicuro: non ci sarà il boom di candidati consiglieri che contraddistinse le passate consultazioni, ma almeno sei o sette saranno i pretendenti alla poltrona più ambita del Palazzo Comunale.

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